È legge il nuovo Codice della strada. Il Senato ha approvato il testo già passato alla Camera, con 83 voti a favore, 47 contrari e un’astensione. Bocciati invece gli oltre 350 emendamenti delle opposizioni. Perché la riforma sia applicabile si dovranno attendere i decreti attuativi e i regolamenti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Codice inasprisce le sanzioni, ma le associazioni lamentano una scarsa attenzione alla prevenzione.

Multe più salate – Le nuove norme prevedono sanzioni più dure per chi non rispetta le regole. Aumentano le pene per l’omicidio stradale, ma non solo. Per la guida in stato di ebbrezza sale la multa, che arriva fino ai 6 mila euro e la sospensione della patente, che viene estesa fino a 2 anni. In caso di recidiva dovrà essere installato sulla vettura l’alcolock, un dispositivo che misura il tasso alcolemico nel corpo del guidatore e non fa partire l’auto in caso di riscontro positivo al test. Linea dura per chi si mette alla guida dopo aver fatto uso di stupefacenti. Con il primo test antidroga positivo verrà immediatamente sospesa la patente. Se il successivo esame approfondito confermasse il primo risultato, la revoca varrà fino ai 3 anni. Stretta anche all’uso del cellulare alla guida. Gli automobilisti avranno una sanzione dai 250 ai 1000 euro, la sospensione della patente e la decurtazione di 8-10 punti.

Strumenti tecnologici – Sul capitolo autovelox, se un veicolo viene ripreso più volte nella stessa ora nella stessa strada si potrà emettere una sola multa (aumentata di un terzo). Stesso principio, ma allargato all’arco delle 24 ore, viene applicato alle isole pedonali. L’autorizzazione delle Ztl (Zona a traffico limitato) saranno sottoposte al parere vincolante dei prefetti e non più del ministero. Le Zone 30, osteggiate dal ministro Matteo Salvini in più interventi pubblici, potranno essere istituite solo in presenza di «particolari condizioni».

Mobilità sostenibile – Maggiori oneri per chi usa i monopattini, che dovranno indossare obbligatoriamente il casco. I mezzi dovranno avere la targa ed essere assicurati.  L’utilizzo viene limitato ai soli centri urbani. Per le biciclette, è prevista la realizzazione di nuove corsie ciclabili. Vengono ammesse anche quelle senza cordolo preannunciate da un cartello e segnalate a terra con un colore differente. Le automobili potranno superare i ciclisti mantenendo una distanza di almeno 1,50 metro.

Critiche – Per le associazioni che si occupano di sicurezza stradale il codice si concentra sulla repressione e poco sulla prevenzione. È stata avviata una raccolta firme su un sito internet dal nome evocativo: codicedellastrage.it