È salito su uno sgabellino per farsi sentire da tutti. «Come nei comizi degli anni ‘70». Stefano Bonaccini durante l’incontro a Caserta di domenica 15 gennaio, ha parlato alla folla alla vecchia maniera. L’evento avrebbe dovuto svolgersi all’interno dell’ex setificio storico, ma a causa dell’inattesa affluenza che ha visto la partecipazione di più di 500 persone, è stato spostato all’esterno. Accanto al presidente dell’Emilia-Romagna è intervenuta la parlamentare campana Pina Picierno, che lo sosterrà nella corsa alle primarie, previste per il 23 febbraio 2023.
Il reddito di cittadinanza. Tema sensibile per tutto il Mezzogiorno, il reddito di cittadinanza è stato il primo punto che ha toccato Bonaccini, sottolineando però come il sussidio debba essere affiancato da cospicui investimenti che creino posti di lavoro, come nell’industria e nelle infrastrutture. Il candidato a segretario del Pd ha posto l’accento sui punti di forza del sud e sulla necessità di una loro valorizzazione: «L’Italia potrà esprimere le proprie potenzialità solo quando il sud avrà colmato qualche ritardo».
L’autonomia differenziata. Nel pomeriggio di domenica Bonaccini ha incontrato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Tema di dibattito l’autonomia differenziata. Il presidente della regione Emilia-Romagna si è detto a favore della proposta del ministro Calderoli che prevedrebbe il riconoscimento di una potestà legislativa su alcuni temi anche per le regioni a statuto ordinario. Secondo Bonaccini questo permetterebbe ai governatori regionali di prendere decisioni più autonomamente e favorirebbe una riduzione della burocrazia. Tuttavia, il candidato alla segreteria del Pd ha sottolineato come, secondo lui, ambiti quali la sanità e la scuola siano troppo divisivi per essere lasciati in mano al governo territoriale.
Le alleanze del Partito. «Bersani e D’Alema? Porte aperte a tutti, a chiunque voglia rientrare, ma mi chiedo se agli italiani interessi questo tema» queste le parole di Bonaccini riguardo al tema delle alleanze. In un’intervista a La Stampa ha dichiarato «Chi vuole, può rientrare nel Pd: ma il problema sono milioni di italiani che se ne sono andati, al di là dei dirigenti. Va ristabilita la connessione sentimentale con il popolo». Commentando le dichiarazioni dell’avversaria Schlein ha posto l’accento sul fatto che non ci saranno scissioni interne dopo le primarie: «Ci mancherebbe altro che dovessimo immaginare le scissioni, dobbiamo fare una cosa più grande, non più piccola, ho in mente un Pd che parli meno di nomi e cognomi, perché rimarrebbe più tempo per parlare di contenuti».
La tappa al Pan di Napoli. Il Presidente dell’Emilia-Romagna ha concluso la visita a Napoli con una tappa al Palazzo delle Arti di Napoli. Soffermandosi davanti al Mehari, memoriale dedicato al giornalista vittima di camorra Giancarlo Siani, ha posto l’accento sull’importanza della collaborazione della politica con le associazioni anticamorra: «ci troveremo sempre dalla stessa parte».