Tutti festeggiano la vittoria, nessuno ha perso. È questo il bilancio del giorno successivo ai ballottaggi delle amministrative 2019. Dalla Lega al Partito Democratico – con motivazioni diverse – passando per Fratelli d’Italia e il MoVimento 5 Stelle. Ma la tendenza sembra quella di un ritorno al bipolarismo destra-sinistra.

Trionfo centrodestra – Il primo a parlare è Matteo Salvini. Il suo trionfo è riassumibile nel 56,8% del centrodestra a Ferrara – città che ha sempre votato a sinistra –  guidato dal leghista Alan Fabbri. «Straordinarie vittorie, abbiamo eletto sindaci dove governava la sinistra da settant’anni», così ha celebrato la vittoria il leader della Lega. Soddisfazione anche per Mario Guarente a Potenza, primo sindaco leghista eletto in un capoluogo di regione del Sud.
Le 13 città conquistate dal centrodestra a trazione leghista hanno dato nuova linfa all’intesa Lega-Fratelli d’Italia, come ha dichiarato il presidente di FdI, Giorgia Meloni: «Torna il bipolarismo destra-sinistra. Il centrodestra vince quando è rinnovato, moderno e a trazione Lega e Fratelli d’Italia», complimentandosi poi con i nuovi sindaci del suo partito, da Ascoli a Piombino.
Monta intanto sui social la polemica sui festeggiamenti leghisti a Ferrara: la bandiera del partito è stata spiegata sullo scalone del municipio estense, coprendo lo striscione “Verità per Giulio Regeni”, dedicato al ricercatore italiano ucciso in Egitto. Le critiche più aspre all’indirizzo del nuovo sindaco sono arrivate dalla nuova opposizione, guidata dal Pd cittadino.

Vittorie e conferme Pd – «Belle vittorie e belle conferme. Grazie ha chi ha combattuto. L’alternativa a Salvini c’è ed è un nuovo centrosinistra. E siamo solo all’inizio», così il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha letto i risultati del ballottaggio, che completano il quadro di domenica 26 maggio: 11 le città riconfermate a guida centrosinistra, con l’aggiunta di Livorno, riconquistata dopo cinque anni di amministrazione M5S.
Nessun commento sul crollo delle roccaforti rosse – Ferrara, Piombino, Novi Ligure – ma tutte le riflessioni sono focalizzate sul nuovo corso del partito, come confermano le parole del deputato dem Andrea De Maria: «Credibilità della classe dirigente, radicamento sul territorio, buongoverno, unità nel Pd e nel centrosinistra sono i punti di forza di questo risultato».

Luci e ombre M5S – Con un tweet il MoVimento 5 Stelle celebra la sua unica vittoria alle amministrative 2019: «Roberto Gravina è il nuovo sindaco di Campobasso, un’altra vittoria importante in un ballottaggio!» La conquista del capoluogo della regione – se associata alla contemporanea perdita di Livorno – sembra però ben poca cosa per giustificare un commento positivo su questo momento del partito guidato da Luigi Di Maio: guardando la nuova carta politica delle città italiane sembra essere sempre più evidente il declino 5 Stelle, con una tendenza che sembra indirizzarsi verso il ritorno al bipolarismo destra-sinistra. Lo ha sottolineato anche il presidente del Pd Paolo Gentiloni: «È evidente il declino del terzo polo M5S. Centrodestra contro centrosinistra come ai vecchi tempi? No, quasi tutto è cambiato. Un’avanzata leghista c’è stata, ma non un’ondata travolgente. Sindaci del Pd, partito dato per morto solo pochi mesi fa, sono invece stati eletti nella maggioranza delle città in cui si è votato».