Il campo largo si restringe. A cinque giorni dalla presentazione delle candidature a presidente della regione Basilicata, già è certo che non rivedremo la grande coalizione che andava da Pd, a Movimento 5 stelle, ad Azione e Italia Viva, fino a varie liste civiche, scesa in campo per le precedenti elezioni in Abruzzo. È delle ultime ore la notizia che il partito di Calenda sosterrà il governatore uscente Vito Bardi, candidato per la coalizione di centrodestra. A renderlo noto, il segretario lucano Donato Pessolano, e il consigliere regionale Marcello Pittella. Una svolta a destra già annunciata da Italia Viva. «Con questa scelta, si sancisce pari dignità tra Inoi e gli altri partiti della coalizione per quanto concerne tutte le future scelte strategiche, programmatiche, di gestione organizzativa e di governo che interesseranno la Basilicata nel prossimo quinquennio», si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa di Bardi.
Scontro Azione- Pd– «Dopo mesi di tentativi per costruire un’alleanza riformista in una regione dove il nostro partito ha conquistato una centralità prendendo il 12.2% alle elezioni politiche, abbiamo dovuto prendere atto della volontà del Pd e del M5S di tenere Azione fuori dalla coalizione». Nella nota congiunta, Pessolano e Pittella hanno portato alla luce uno strappo, quello con il partito democratico, che negli scorsi mesi si era cercato di ricucire in vista delle regionali. Lo stesso leader di Azione, Carlo Calenda, in visita a Potenza, ha dichiarato di essere rimasto spiazzato dal fatto di non riuscire a raggiungere, neppure telefonicamente, la segretaria del Pd Elly Schlein. «Da ieri pomeriggio abbiamo cercato il Pd per capire qual è il loro intendimento in Basilicata, com’è giusto fare, essendo noi forze di opposizione. Con grande sconcerto, non siamo riusciti a parlare con nessuno. Oggi non c’è in questa Regione un’alternativa all’offerta della destra, perché la sinistra si è incartata e non risponde al telefono», ha detto Calenda. Nel tentativo di motivare la decisione di Azione di sostenere il candidato del centrodestra, Pittella è finito in una bufera politica a causa di dichiarazioni rilasciate in un audio inviato ai suoi sostenitori, pubblicato poi da La Repubblica. «L’uomo di fiducia della Schlein dice che Azione non può partecipare alla lista del centrosinistra perché Calenda ha avuto delle parole poco tenere sul Pd e Conte e soprattutto perché ha detto che Bardi è una brava persona. È un comunicato che mi rattrista perché vuol dire che c’è proprio un’azione a far male, a far morire. Sapete quando deportavano gli ebrei e dovevano portarli nelle camere a gas? Ecco, io sono un ebreo per loro che deve morire». Parole a cui hanno fatto immediatamente seguito le scuse di Pittella: «Giorni di stress e tensione emotiva hanno generato una ingiustificata e totalmente non voluta iperbole in un audio privato».
Intesa tra M5s e Pd- Allo scontro in atto tra Azione e Pd, si contrappone un’intesa che, invece, tiene con i pentastellati. I due partiti, assieme a Alleanza Verdi Sinistra e socialisti hanno scelto come candidato presidente della Regione Piero Marrese, 43 anni, presidente della Provincia di Matera e sindaco del Comune di Montalbano Jonico. «La proposta -sottolineano in una nota congiunta- resta aperta ad altre forze civiche dello stesso campo che vorranno aderire, ha l’obiettivo di offrire ai cittadini della Basilicata un’alternativa di governo migliore rispetto a quella fallimentare degli ultimi cinque anni dell’amministrazione Bardi». Questa scelta arriva dopo il passo indietro, che pure ha generato caos e tensioni, di Domenico Lacerenza. «È una decisione presa con assoluta serenità e anche nell’interesse delle forze politiche che hanno voluto propormi. Avevo dato la mia disponibilità, ma non posso non registrare le reazioni che ci sono state in seguito», aveva spiegato il primario del reparto di Oculistica dell’ospedale San Carlo di Potenza in un comunicato.
Tra ritiri e candidature- Ad affiancare i due candidati del centrosinistra e del centrodestra ci sarà almeno un altro nome. Per il momento. Negli ultimi giorni si sono susseguite candidature, seguite da ritiri, seguite da ricandidature. È il caso di Angelo Chiorazzo, il quale dopo aver fatto un passo indietro in favore di Lacerenza, ha poi deciso in serata di candidarsi. «Abbiamo deciso, insieme a Basilicata Casa Comune, di candidarci a rappresentare questo moto di popolo. Assieme a noi ci saranno altre liste civiche e chi vorrà sposare questo progetto», ha scritto Chiorazzo in un comunicato.