Si è ricandidato sindaco di Napoli dopo 22 anni, ma per una proposta della Direzione Pd, Antonio Bassolino non potrà concorrere alle primarie del centrosinistra (foto: Ansa)

Si è ricandidato sindaco di Napoli dopo 22 anni, ma per una proposta della Direzione Pd, Antonio Bassolino non potrà concorrere alle primarie del centrosinistra (foto: Ansa)

“Non mi faccio fuorviare. Resto candidato alle primarie del centrosinistra a Napoli e non penso a liste civiche”. Antonio Bassolino ha visto come un provvedimento ad personam la proposta dei vicesegretari Pd Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani: “Escludere dalle primarie per le prossime amministrative i sindaci che hanno già finito due mandati è una scelta sbagliata”, ha polemizzato Bassolino. Ma la misura “varrebbe anche per Matteo Renzi a Firenze e per Gaetano Delrio a Reggio Emilia”, ha specificato Serracchiani. E impedirebbe la partecipazione alle primarie di Roma anche a Ignazio Marino e a due ex sindaci come Francesco Rutelli e Walter Veltroni. Da parte della direzione Pd non ci sarebbe dunque alcuna intenzione di scaricare Bassolino in favore di una personalità nuova e più giovane, ha continuato Serracchiani: l’ex ministro del Lavoro si è ricandidato a sindaco di Napoli dopo 22 anni di distanza dalla prima volta, dichiarando che sarebbe volentieri rimasto a fare il nonno, ma che “mancavano per Napoli alternative valide”.

Le discussioni in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera continuano anche nel centrodestra. A Milano, il candidato definito “strepitoso” da Silvio Berlusconi è Alessandro Sallusti, direttore di Il Giornale. Il suo nome sarebbe gradito anche alla Lega Nord di Matteo Salvini: “Ma con gli alleati si discuterà in settimana”, ha detto Berlusconi. E su questo tema, a chi gli chiedeva della partecipazione all’alleanza da parte di Ncd, Berlusconi ha risposto: “Nessuna via è preclusa per chi volesse aderire al programma”. Ma l’ultima novità nel dibattito è il nome di Annamaria Bernardini de Pace, un’outsider fra i candidati al Comune di Milano: l’avvocato esperto in diritto di famiglia ne avrebbe parlato con il governatore Roberto Maroni. Da parte sua però non ci sono conferme: “E poi, insomma, un avvocato dopo l’altro!”, ha ironizzato Bernardini de Pace riferendosi alla professione dell’attuale sindaco Giuliano Pisapia.

Livia Liberatore