Avrebbero potuto votare in 250mila, ma alle urne si è presentato solo il 15% degli aventi diritto. Domenica, a Cagliari, Andrea Frailis ha vinto le elezioni suppletive, ma l’opinione diffusa è che la vittoria spetti al partito dell’astensione. Ex giornalista sessantaduenne ora in pensione, per anni impiegato in una tv locale, esponente di centrosinistra, Frailis siederà alla Camera occupando il posto del velista ex 5 stelle Andrea Mura. Lo sportivo che sosteneva che si potesse fare politica anche dalla barca pur di non rinunciare a gare e regate, è stato espulso dal Movimento per assenteismo e si è dimesso il 4 agosto lasciando il seggio vacante per 7 mesi.
I risultati – I 31mila votanti che domenica hanno espresso la propria preferenza sono distribuiti tra Cagliari, Quartu Sant’Elena, la terza città sarda per numero di abitanti, la frazione Quartucciu, il centro turistico di Villasimius e altre cinque piccole località: un crollo verticale delle affluenze, se si considera che lo scorso marzo la percentuale dei votanti aveva raggiunto il 67%. Frailis ha ottenuto il 42% dei voti, contro il 28% andato a Luca Caschili, candidato 5 stelle e il 27% di Daniela Noli, rappresentante della coalizione di centro destra e militante di Forza Italia. Fanalino di coda, con un distacco importante, Enrico Balletto, esponente di CasaPound, che si è aggiudicato solo il 2,81% dei voti.
Astensione – Non sono bastate a chiamare i sardi alle urne le sfilate nell’ultima settimana del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che proprio a Cagliari ha annunciato la sua candidatura alle elezioni europee di maggio, o di Matteo Salvini, pronto a sostenere una destra unita che ricompatti Lega, Fratelli d’Italia, FI e altri movimenti, tra i quali il partito sardo d’Azione. Potrebbe essere stato decisivo l’appoggio dato a Frailis dal sindaco Massimo Zedda, candidato presidente della Regione con una lista civica e una coalizione “allargata”, che si è impegnato affinché alle elezioni si presentasse un candidato indipendente, imponendo un distacco marcato dagli esponenti nazionali del Pd, non richiedendone la presenza per supportare la campagna elettorale. A tal proposito, mentre lo spoglio era ancora in corso, il consigliere comunale Francesco Angus ha dato l’annuncio della vittoria di Frailis con un commento su Facebook: «Congratulazioni e buon lavoro compagno – e lanciando una stoccata ai gialloverdi ha aggiunto – Uno schiaffo in faccia ai ministri in gita, ai politicanti improvvisati, e ai metodi antidemocratici».
Termometro politico – Il voto suppletivo sardo può essere interpretato come un termometro della situazione politica attuale del Paese, con una inaspettata risalita del centrosinistra e un crollo significativo degli esponenti grillini, che alle precedenti votazioni avevano conquistato il 40% delle preferenze, e leghisti. La disaffezione dimostrata dagli elettori sardi ha messo in luce le criticità che i partiti al governo si trovano ad affrontare su scala locale, soprattutto in vista delle prossime elezioni. A febbraio, sempre in Sardegna ci saranno le elezioni regionali, questione che ha scatenato non poche polemiche legate a un possibile accorpamento delle due votazioni, che avrebbe portato al risparmio di circa 2 milioni di euro. Regionali che si terranno anche in Abruzzo il 10 febbraio e in Basilicata il a marzo, ma il vento che tira a Cagliari potrebbe fungere da indicatore anche per le prossime europee di maggio.