Tre cannabis shop nelle Marche sono stati chiusi per volontà del questore. Il Festival della Canapa a Torino è stato annullato. E il vicepremier Matteo Salvini esulta. È iniziata una nuova battaglia per il capo del Carroccio, che, prevede il ministro, potrebbe trasformarsi in un nuovo scontro con l’alleato di governo.

Il dopo Siri – Tutto è iniziato nel primo pomeriggio dell’ 8 maggio, dopo la decisione presa in Consiglio dei ministri di revocare Armando Siri, sottosegretario a Infrastrutture e trasporti, dal suo incarico. Una scelta che ha evitato la rottura tra le due anime dell’esecutivo, di idee opposte anche in quest’occasione. Il governo «non è e non sarà mai in discussione per qualche poltrona in più o in meno ma sulla tutela della salute dei nostri figli e sulla lotta ai venditori di morte non negoziamo» ha dichiarato il ministro degli Interni, che aveva annunciato la sua nuova battaglia dopo un incontro con rappresentanti di comunità di recupero per tossicodipendenti. «Non voglio uno Stato spacciatore, droga nell’Italia che io governo non se ne deve vendere», ha detto Salvini, chiedendo che i Cinque Stelle ritirino il disegno di legge sulla droga libera presentato dal senatore Mantero.

Reazioni M5S – Pacate le reazioni degli alleati, da sempre promotori della liberalizzazione delle droghe leggere. «Dire di essere contro la droga è come dire di essere per la pace nel mondo, siamo tutti d’accordo – ha risposto il capo del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio – nessuna volontà di non sostenere il ministro nella lotta alla droga. Controlli, per carità, e immagino anche lotta alla mafia». Meno cauta invece il ministro alla Salute Giulia Grillo: «Non bisogna dare informazioni sbagliate, perchè nei canapa shop non si vende droga. Se per caso come ministro dell’Interno è in possesso di informazioni che io non ho, allora bisogna fare altro ordine di considerazioni».

Shop chiusi – Intanto però la battaglia di Salvini è cominciata, attirando su di sé tutti i riflettori. Il primo successo per il ministro arriva dalle Marche dove il questore ha ordinato in mattinata la chiusura di tre cannabis shop, negozi dove si vende la cannabis con componenti permesse dalla legge. «Quello che dico faccio: chiuderemo uno per uno, strada per strada, via per via tutti i negozi che vengono illegalmente sostanze che danneggiano la vita dei nostri ragazzi» ha commentato Salvini che ha assicurato che oggi invierà una direttiva per seguire il “modello Macerata”.

Festival annullato – Arriva anche la notizia dell’annullamento del Festival Internazionale della Canapa, che si sarebbe dovuto tenere nei prossimi giorni a Torino. Una decisione, hanno spiegato gli organizzatori, resa necessaria per  «tutelare chi essendo presente rischierebbe la propria attività direttamente vedendosela chiudere. Ci auguriamo che la possibilità di divulgare un pensiero attraverso un evento culturale torni ad essere una libertà non soggetta a repressione».