Ilaria Lamera, la prima studentessa a piantare una tenda fuori dal Politecnico di Milano (foto di Matilde Peretto)

Gli accampamenti di studenti davanti alle università si moltiplicano mentre le istituzioni litigano sulla responsabilità del caro affitti. In un’intervista a Sky il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha detto che «il problema del caro affitti è grave» ma «tocca le città governate dal centrosinistra». Per Valditara la colpa è dei sindaci, rei di non aver attuato «politiche a favore dei giovani e degli studenti per offrire loro un panorama abitativo decoroso». L’uscita di Valditara non solo ha scatenato le reazioni delle opposizioni e dei primi cittadini chiamati in causa, ma ha anche creato una frizione all’interno del governo. Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della ricerca, si è irritata, perché il problema non è di competenza di Valditara. La polemica, tra l’altro, sottolinea Bernini, rischia di complicare il dialogo che il Mur ha intavolato da tempo con gli enti locali.

Qui Bernini – «Il ministro Valditara esprime legittimamente le sue opinioni, ma la mia linea rimane quella del dialogo», ha detto Bernini in un’intervista al Corriere della Sera. In questo senso, cercare uno scontro con le amministrazioni locali è «controproducente». La titolare del Mur ha risposto non solo a Valditara, ma anche alle opposizioni che accusano il governo di non aver stanziato abbastanza fondi per il problema alloggi: «Questo governo, ad appena un mese dall’insediamento, ha stanziato quasi 1 miliardo di euro sul diritto allo studio: 500 milioni per le borse di studio e 400 per nuovi posti letto». In particolare, il Mur ha già assegnato 7.500 posti letto ed è al lavoro per altri 52.000. «La collaborazione con i privati, prevista dal Pnrr, è indispensabile», ha detto la ministra. «Assegneremo gli immobili a chi garantirà, al minor costo, il maggior numero di posti letto ai ragazzi che ne hanno diritto». Ieri Bernini ha incontrato gli enti locali per proseguire il dialogo su questo dossier. «Da qui al 2026 dovremmo avere oltre 70 mila alloggi in più e abbiamo chiesto al demanio di mettere a disposizione gli immobili dismessi», ha detto al Tg1.

Le reazioni delle opposizioni – Dura la reazione di Elly Schlein alle parole del ministro Valditara. «Il governo è lontano dai veri problemi del Paese. Hanno cancellato 330 milioni di euro di fondi per l’affitto e ora tentano di scaricare la responsabilità su altri, sono senza vergogna», ha detto la segretaria del Pd. Le fa eco il leader dei 5 stelle Giuseppe Conte, che ha definito da «scaricabarile» l’atteggiamento del governo.

Le reazioni dei sindaci – Non si sono fatte attendere le reazioni dei primi cittadini delle maggiori città in mano al centrosinistra. Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, ha invitato a evitare di isterilire il problema in una polemica: «Mi sottraggo a questo teatrino», ha detto. «È uno scaricabarile penoso, vorrei evitare di scadere a un livello così basso. Tutte le istituzioni dovrebbero fare la loro parte e affrontare il problema. Tra l’altro gli studentati non sono nemmeno competenza dei Comuni». Un concetto ribadito dal primo cittadino di Bologna, Matteo Lepore: «Il diritto allo studio è competenza delle Regioni e dello Stato». Da Milano, Beppe Sala ha commentato così l’uscita di Valditara: «ci sono due possibilità: «O quella del ministro Valditara è una battuta riuscita male, oppure è frutto di una riflessione. Nel secondo caso, il ministro illumina il Paese rispetto a quello che lui è». Dario Nardella, sindaco di Firenze, ha definitio «assurdo», «scorretto» e «vergognoso» il comportamento del ministro dell’Istruzione e, come Schlein, ha sottolineato come il governo abbia azzerato i 330 milioni del Fondo nazionale affitti.