È stato rinviato a giudizio il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro per rivelazione del segreto d’ufficio in relazione alla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito. Delmastro è accusato di aver diffuso registrazioni di conversazioni tra Cospito e boss mafiosi detenuti nel carcere di Sassari. La richiesta del pm era stata di non luogo a procedere, ma la decisione del Gup di Roma Maddalena Cipriani è stata quella del rinvio a giudizio. «Una scelta inconsueta», secondo il sottosegretario all’Attuazione del programma Giovanbattista Fazzolari. Il processo inizierà il prossimo 12 marzo.

La vicenda – Il deputato di Fdi Giovanni Donzelli il 31 gennaio scorso aveva riportato alla Camera i contenuti di alcune registrazioni svolte nel carcere di Sassari, dove Cospito era detenuto (prima di essere trasferito al carcere di Opera per motivi di salute legati allo sciopero della fame). Registrazioni a lui girate, a quanto risulta, proprio dal sottosegretario Delmastro. Dopo che era scoppiata la polemica, il ministro della Giustizia Carlo Nordio aveva dichiarato che le conversazioni registrate al 41bis «non sono coperte da segreto» in quanto non sono intercettazioni. A presentare un esposto sulla vicenda alla Procura di Roma era stato il leader di Europa Verde Angelo Bonelli.

La reazione – «Non ho dato le carte a Donzelli. Ho risposto a un domanda, non mi potevo trincerare dietro una segretezza che non c’era». Così il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro si è difeso dopo la notizia del rinvio a giudizio, durante l’intervista nella trasmissione “Stasera Italia” su Rete 4. Delmastro ha continuato ad affermare di non aver violato il segreto d’ufficio in relazione al caso Cospito. «Sono straordinariamente fiero di non aver tenuto sotto segreto un fatto di gravità inaudita, cioè che terroristi anarchici in combutta con criminali mafiosi tentassero di fare un attacco concentrico al 41 bis», ha dichiarato il sottosegretario.