Nunzia De Girolamo

Il ministro dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo

“Il M5S presenterà alla Camera una mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro Nunzia De Girolamo”. L’annuncio di mercoledì mattina del capogruppo Federico D’Incà segna l’inizio di una nuova fase del caso sulle intercettazioni del ministro dell’Agricoltura.

La De Girolamo, che continua a non essere indagata, riferirà venerdì mattina alla Camera, dopo la doppia interpellanza urgente presentata martedì 14 gennaio da Pd e Ncd. La prima, a firma dei democratici Anzaldi, De Maria, Fiorio e Taricco, per chiedere conto al ministro dei suoi comportamenti “inopportuni”. La seconda, invece, presentata dal deputato di Ncd Enrico Costa a difesa del suo ministro, per chiederle come intenda tutelare la sua immagine nei confronti di Felice Pisapia, l’autore delle registrazioni abusive.

Sono in tanti, e di diversi schieramenti, coloro che prima di giudicare attendono di ascoltare le parole del ministro in Parlamento, dove la stessa De Girolamo ha detto, fin dall’inizio della vicenda, che risponderà a tutte le domande che le saranno poste. Dichiarazioni improntate al garantismo sono arrivate da Renato Brunetta (Forza Italia), Angelino Alfano (Ncd) e Andrea Romano (Scelta civica), oltre che dal deputato del Pd e marito del ministro Francesco Boccia. Ma nel resto del partito i toni sono diversi: “Credo che la De Girolamo non possa restare al suo posto”, ha detto mercoledì mattina il renziano Sandro Gozi, dopo che il giorno prima lo stesso Renzi aveva criticato la diversità di stile tra la De Girolamo e l’ex ministro Josefa Idem, che si era dimessa per tasse sulla seconda casa non pagate.

Sul fronte giudiziario, intanto, il ministro ha presentato un esposto per violazione della privacy, mentre martedì sono state depositate al Tribunale del Riesame di Napoli nuove trascrizioni di conversazioni registrate da Felice Pisapia, l’ex direttore sanitario della Asl di Benevento indagato per truffa e peculato. I giudici dovranno decidere se confermare le misure cautelari nei confronti di Pisapia, al momento obbligato al soggiorno coatto a Salerno. Il caso potrebbe assumere una dimensione ancora maggiore per via di nuove testimonianze ancora da verificare: come riportato dal Fatto Quotidiano, un dirigente del reparto di Psichiatria della Asl beneventana, Giuseppe De Lorenzo, ha riferito di un incontro con la De Girolamo in cui gli fu offerta la direzione sanitaria della Asl in cambio del sostegno all’allora candidato sindaco del Pdl. Nuove ombre sul ministro, insomma, e che minacciano indirettamente i già fragili equilibri del governo del premier Letta.

Francesco Loiacono