Parisi sì, Bertolaso no, centrodestra bum. Mentre il Partito democratico è immerso nella preparazione delle primarie, nell’altro schieramento politico la scelta dei candidati alle amministrative è ancora confusa. Prova a mettere un po’ di ordine Matteo Salvini che in un’intervista del 2 febbraio al Quotidiano Nazionale dice la sua su tutti i possibili futuri sindaci delle varie città Italiane. Parte da Milano, ovviamente, il leader della Lega. E offre il suo appoggio a Stefano Parisi, ex amministratore delegato di Fastweb, ora alla guida di Chili.tv, la Netflix italiana. Il nome di Parisi era stato tirato fuori dallo stesso Silvio Berlusconi lo scorso dicembre durante la presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa. A proposito del manager aveva detto: «Ha lavorato con me e Gianni Letta nel mio primo governo». Proprio in quel periodo il leader di Forza Italia suggerì Parisi al sindaco Gabriele Albertini come general manager. Ora l’appoggio alla sua candidatura come primo cittadino. In mezzo un avviso di garanzia durante l’inchiesta Fastweb-Telecom Italia Sparkle finita per lui con un’archiviazione. Per Salvini sarebbe lui l’uomo giusto per Milano: «Serve un candidato che prenda un voto in più della sinistra. Corrado Passera o Maurizio Lupi? No, grazie». E intanto si allontana anche la possibilità di vedere il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti a Palazzo Marino.
A Roma il segretario leghista non ha ancora un nome. Sa di certo, però, chi non vuole al Campidoglio: «Bertolaso è una brava persona che ha fatto tantissimo per l’Italia. Ma ha un processo in corso nel bel mezzo della campagna elettorale e sarebbe attaccabile dalla sinistra e dai giudici». Dall’incontro con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni non è quindi arrivata una proposta alternativa all’ex capo della Protezione civile. E la coalizione dovrà ancora confrontarsi per deciderlo.
A Napoli non sembrano esserci dubbi. Il prescelto è Gianni Lettieri. Un altro imprenditore, come a Milano, che si era già presentato alla scorsa tornata elettorale. A vincere nel 2011 fu il sindaco arancione Luigi de Magistris. In questi cinque anni, però Lettieri, è rimasto a fare opposizione in consiglio comunale e sembra essere proprio questa caratteristica ad essere apprezzata da Salvini. A Napoli forse la situazione è facilitata da un centrosinistra meno organizzato che si troverà alle primarie con il ritorno, quasi sedici anni dopo, di Antonio Bassolino. Matteo Salvini si dice più tranquillo per le altre due grandi città che andranno al voto, Torino e Bologna. Nel capoluogo emiliano Lucia Borgonzoni appartiene a quella squadra del centrodestra che Salvini ritiene vincente. E poi è espressione della Lega in quella regione che per tradizione ha altri colori politici. A Torino avanza il nome di Osvaldo Napoli, ma la partita è ancora aperta. Una cosa è certa: non è ancora giunta la stagione delle primarie nel centrodestra.
Lara Martino