‘’Bisogna fare presto. L’Italia non può aspettare le liti, i giochini e le reciproche accuse dei partiti di Governo, di Conte e Renzi, dei 5 Stelle e del Pd’’. Inizia così la nota congiunta del centrodestra pubblicata sui profili social della Lega e del suo segretario Matteo Salvini. Scritta al termine del vertice con Giorgia Meloni e Antonio Tajani, tenutosi intorno alle ore 18 dello scorso 13 gennaio alla Camera, ufficializza il fronte comune formato dalle forze d’opposizione contro il Governo Conte-bis. Un nuovo incontro è previsto per le ore 14 di oggi (14 gennaio), in cui saranno presenti oltre ai leader del centrodestra anche Giovanni Toti di Cambiamo e Maurizio Lupi di Noi con l’Italia.

Orizzonte elezioni, il centrodestra ci spera – Dopo il confronto tra il leader di Italia viva Matteo Renzi e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la crisi di Governo è diventata ormai realtà. La decisione di ritirare le ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti (entrambe esponenti di Iv) presa da Renzi sembra aver compattato il centrodestra. La richiesta rivolta a Conte presente nella nota congiunta è quella di presentarsi al più presto in Parlamento. Il premier, sostengono Salvini, Meloni e Tajani, ha il dovere di spiegare cosa sta succedendo alle Camere, per poi chiedere un voto di fiducia. Appare chiaro che né Lega, né Fratelli d’Italia e nemmeno Forza Italia sono disposti ad appoggiare un Governo di sinistra. Lo scenario che si augurano possa concretizzarsi è quello del ritorno al voto, forti dei recenti successi nelle elezioni regionali, che possa portare a Palazzo Chigi una coalizione di centrodestra. La leader di FdI Meloni sembra essere la più decisa in questa direzione e chiede direttamente le dimissioni di Conte.

No al sostegno al Conte-Ter – Quando ancora Renzi si limitava al solo minacciare una possibile uscita di Iv dalla maggioranza, si è paventata l’ipotesi di trovare dei senatori ‘’responsabili’’ provenienti da Forza Italia che potessero tenere in piedi il Governo M5S-Pd. A togliere ogni dubbio su questa possibilità sono intervenuti sia Silvio Berlusconi che Antonio Tajani. Il primo ha dichiarato che il suo partito non lo appoggerà mai: «Forza Italia cresce nei sondaggi, c’è fiducia in me» – ha assicurato – «dovremmo buttare via tutto per governare con M5S e Pd? Non esiste». Il secondo ha infine ribadito che nessun forzista sosterrà alcun Governo di sinistra, rinnovando l’appello di risolvere in fretta questa crisi.

L’ipotesi Governo di Unità Nazionale – Oltre a quello delle elezioni anticipate, è stato presentato un altro scenario dal centrodestra: un esecutivo di unità nazionale formato da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Avrebbe «pochi punti in programma» definisce Salvini, idea che però non sembra rispecchiare al meglio la visione di alcuni membri interni al partito. Primo fra tutti il suo vice, Giancarlo Giorgetti, il quale ritiene l’attuale opposizione non in grado di governare, ma che quando si tornerà al voto «vincerà a mani basse». Stessa posizione da parte di Fratelli d’Italia che ha smentito qualsiasi coinvolgimento in un Governo che non esca da un nuovo ricorso alle urne.