Roberto Gambino, candidato sindaco Caltanissetta, vota per le elezioni per il rinnovo del sindaco e consiglieri, Caltanissetta, 28 aprile 2019.
ANSA

Il Movimento 5 stelle si prende Caltanissetta. L’ultimo capoluogo di regione ancora da assegnare ai ballottaggi ha scelto Roberto Gambino (M5S) come nuovo sindaco con il 58,85% delle preferenze. Sconfitto il candidato di centrodestra Michele Giarratana, che in una lettera al Fatto Nisseno ha fatto i complimenti all’avversario: «Spero abbia l’autonomia di fare quello che è necessario». I pentastellati vincono anche a Castelvetrano. Nuovo sindaco di Monreale sarà Alberto Arcidiacono, in lista civica ma sostenuto da #DiventeràBellissima, il partito meridionalista del governatore della Sicilia Nello Musumeci. Perde la Lega nei due restanti comuni in bilico: Gela Mazara del Vallo. L’affluenza alle urne ai ballottaggi si è fermata al 43,6%, quasi 99mila cittadini, il 15,4% in meno rispetto al primo turno.

Chi vince – I Cinque Stelle riducono parzialmente le ferite delle Comunali siciliane del 28 aprile, quando avevano perso i sindaci a Gela e Bagheria. Dopo le vittorie a Caltanissetta e Castelvetrano, dove il candidato Enzo Alfano ha quasi doppiato l’avversario Calogero Martire (64,67% contro il 35,33%), il leader di partito Luigi Di Maio esulta: «Ogni volta che ci danno per morti, noi torniamo più forti di prima». Due vittorie simboliche secondo il vice presidente del Consiglio, ma anche secondo gli altri vertici del Movimento: «A Caltanissetta si era affermato il sistema Montante, quello dell’ex presidente di Sicindustria condannato a 14 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione», scrive sul proprio profilo Facebook il ministro per i Rapporti con il Parlamento e per la Democrazia Diretta Riccardo Fraccaro. Castelvetrano invece, paese del boss Matteo Messina Denaro, era stata commissariata due anni fa per infiltrazioni mafiose. Secondo Nicola Morra, senatore 5 Stelle a capo della commissione parlamentare Antimafia, i due comuni «danno fiducia a chi ha fatto della trasparenza la stella polare nella gestione della cosa pubblica».

Chi perde – Alla Lega non sono bastate le piazze gremite viste sui social. Salvini e i suoi perdono a Gela, dove il candidato Giuseppe Spata (47,5%) cede a Lucio Greco (52,5%), sostenuto dall’asse trasversale Pd-Forza Italia. A Mazara del Vallo Giorgio Randazzo si è fermato al 47,6%, a fronte del 52,4 del suo avversario di centrosinistra Salvatore Quinci. Il leader leghista ha comunque ringraziato i candidati in Sicilia che «si sono battuti come leoni» e si è detto orgoglioso della fiducia ricevuta, proiettandosi immediatamente alle europee del 26 maggio: «Non vedo l’ora che arrivi, per portare a Bruxelles il primo Parlamentare Europeo Siciliano eletto con la Lega».

Il segretario del partito democratico in Sicilia, Davide Faraone, commenta tagliente i risultati degli avversari: «La Lega fa en plein, ne perde due su due. Il M5s esce sconfitto laddove è stato già messo alla prova, sono facile profeta nel dire che a Caltanissetta e Castelvetrano finirà come a Bagheria e Gela». Mentre si mostra soddisfatto dei risultati dei dem: «Le alleanze civiche costruite col contributo del Pd hanno funzionato». Non la pensa così Luigi Di Maio, che ha definito «inquietante» l’alleanza tra Pd e Forza Italia a Gela: «Quando vinciamo noi si mandano all’opposizione il Patto del Nazareno e gli estremisti».

Nuovo sindaco di Caltanissetta – Roberto Gambino è il nuovo sindaco del capoluogo del centro Sicilia. Nato a Palermo nel 1962, ha portato a termine nell’università della sua città gli studi di Architettura. Si è occupato di pianificazione territoriale per il Comune di Palermo. Ha svolto anche la «attività di tecnico rilevatore danni nell’area della Regione Abruzzo colpita dal sisma» nel 2009, come scritto nel suo curriculum, e in relazione a questa ha ricevuto un elogio dalla Regione Sicilia. Ha ribaltato il risultato del primo turno, dove aveva ottenuto il 19,9%, contro il 37,4 del suo avversario Giarratana.