SEGGIO ELETTORALEDopo il voto del 10 maggio in Trentino-Alto Adige, si avvicinano le elezioni amministrative e regionali per altre 7 regioni e oltre mille comuni italiani. Si vota domenica 31 maggio dalle 7 alle 23, mentre gli eventuali ballottaggi si svolgeranno il 14 giugno alla stessa ora. Caso a parte per i comuni siciliani dove si vota in due giorni e i ballottaggi si terranno l’8 e il 9 giugno, dalle 8 alle 22 e dalle 7 alle 15.

 

I numeri

  • 7 le regioni interessate (Campania, Liguria, Marche, Umbria, Puglia, Toscana, Veneto)
  • Oltre mille i comuni
  • 21.859.325 gli elettori chiamati alle urne
  • 26.398 sezioni
  • 258.000 i diciottenni che voteranno per la prima volta

Focus Regionali
Delle 7 regioni chiamate al voto, 5 sono guidate da una giunta di centrosinistra (Liguria, Marche, Puglia, Toscana e Umbria) e 2 da una giunta di centrodestra (Campania e la roccaforte leghista del Veneto). Degli attuali presidenti, solo due non si ricandidano: Nicola Vendola (Puglia) e Claudio Burlando (Liguria).

Sette leggi elettorali diverse
Le regioni rispondono a leggi elettorali differenti. Solamente in Campania e Umbria è possibile (non obbligatorio) indicare due preferenze, nelle altre regioni la preferenza è una sola. In caso di doppia preferenza intervengono le quote rosa, che proibiscono di indicare due candidati dello stesso sesso, pena l’annullamento del voto. Il voto disgiunto invece, ovvero la possibilità di votare un candidato presidente e una lista tra quelle che non lo appoggia, non è previsto per Marche e Umbria, mentre per le altre regioni sì. Unica a prevedere il doppio turno è la Toscana, qualora nessun candidato raggiunga il 40% delle preferenze. Cambiano da regione a regione anche le soglie di sbarramento. Per esempio in Puglia la soglia è dell’8% per coalizioni e il 4% per le liste che si presentano in coalizione, mentre in Toscana è del 10% per le coalizioni e del 3% per liste in coalizione. Varia anche il numero di consiglieri eletti: in Umbria sono 20, nelle Marche 30, in Toscana 40 e nelle restanti regioni 50.

Modalità di voto
In tutte le regioni c’è un’unica scheda per il presidente e il Consiglio. L’elettore può fare un segno sul candidato presidente e/o su una delle liste. Se il voto è espresso solo a favore di una lista, si estende automaticamente anche al candidato presidente ad essa collegato. Se il segno invece è solo sul candidato presidente, non ha effetti sulle liste collegate.

 

Presidenti uscenti

  • Campania: Stefano Caldoro (Centrodestra) eletto il 29 marzo 2010 con il 54,25%
  • Liguria: Claudio Burlando (Centrosinistra) eletto il 29 marzo 2010 con il 52,14%
  • Marche: Gian Mario Spacca (Centrosinistra) eletto il 29 marzo 2010 con il 53,17%
  • Puglia: Nicola Vendola (Centrosinistra) eletto il 29 marzo 2010 con il 48,69%
  • Toscana: Enrico Rossi (Centrosinistra) eletto il 29 marzo 2010 con il 59,73%
  • Umbria. Catiuscia Marini (Centrosinistra) eletto il 29 marzo 2010 con il 57,24%
  • Veneto: Luca Zaia (Centrodestra) eletto il 29 marzo 2010 con il 60,15%

Gabriele Nicolussi