Corleone ha un nuovo sindaco, dopo 24 mesi di amministrazione affidata ai commissari in seguito allo scioglimento per mafia del Consiglio comunale. Il candidato Nicolò Nicolosi di Nuova Luce, una lista civica vicina al centrodestra, ha vinto le elezioni amministrative del 25 novembre 2018 con il 58,28% dei voti, sconfiggendo Maurizio Pascucci, il cancidato dei Cinquestelle. Ha votato il 61,13% dei 10.814 corleonesi chiamati alle urne, dato in linea con l’affluenza complessiva nella provincia di Palermo delle elezioni amministrative del 10 giugno 2018.

La polemica – Pascucci ha raccolto solo il 26,76% dei voti, con una flessione del 30% dei voti complessivi raccolti dal M5S rispetto alle politiche di marzo 2018. Dopo aver postato una foto su Facebook che lo ritraeva in compagnia del nipote di Provenzano, il candidato pentastellato aveva scatenato una polemica con le sue dichiarazioni di apertura alle famiglie mafiose corleonesi di Riina e Provenzano. Dialogo necessario, secondo Pascucci “per aiutarli in un percorso di recupero e di fuoriuscita dalla zona grigia”. Il candidato ha precisato in seguito di non volere i voti dei mafiosi. Precisazioni che non hanno placato il malumore del vicepremier Di Maio, che ha annullato il comizio conclusivo della campagna elettorale affermando che “sulla mafia non è ammesso peccare di ingenuità”. Di Maio ha chiesto il ritiro del simbolo del movimento alla lista e l’espulsione immediata di Pascucci che, a margine del risultato elettorale, aspetta un’espulsione che lui stesso definisce «solo una formalita».

Il commissariamento – Il comune di Corleone era stato commissariato il 10 agosto 2016 in seguito allo scioglimento degli organi di governo locale per infiltrazioni mafiose ordinato dal Prefetto di Palermo. Le indagini prefettizie avevano portato alla luce un sistema di controllo sugli appalti di un campo sportivo collegate all’arresto, nel 2014, del dipendente comunale Antonino di Marco, ritenuto un fedelissimo di Riina e nuovo capo mafia della città. A partire da agosto 2016, dunque, l’amministrazione era passata nelle mani di Giovanna Termini, viceprefetto; Rosanna Mallemi, viceprefetto aggiunto; e da Maria Cacciola, funzionario economico finanziario.

«Tempo di rinnovamento» – La palla passa ora nelle mani di Nicolò Nicolosi, già sindaco di Corleone dal 2002 al 2007, eletto con una lista di centrodestra. Politico di lungo corso nella Democrazia cristiana e poi nel Polo delle Libertà, è stato anche un parlamentare in liste civiche e di centrodestra, dal 1986 al 2006. Il nuovo sindaco, come ha riportato il sito MeridioNews, intende impostare un progetto di rinnovamento della città che deve indirizzarsi, ha detto, «verso una meta che tralasci la mafia che l’ha caratterizzata in questi anni e puntare verso nuovi sviluppi, nuova cultura, nuovo turismo».