Raffaele SquitieriLa Corte dei Conti avvisa: “La corruzione ha effetti devastanti, soprattutto sulla crescita”. Un circolo vizioso di illegalità e crisi economica che non lascia indifferente il presidente Raffaele Squitieri, che in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2015 ha tuonato: “Il pericolo più serio per la collettività è una rassegnata assuefazione al malaffare, visto come un male senza rimedi”.

Un avvertimento lanciato in presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, un invito a trovare assieme una soluzione. All’alba delle rivelazioni che hanno coinvolto migliaia di conti italiani della Lista Falciani nello scandalo Swissleaks, Squitieri ha sottolineato come l’economia italiana sia caratterizzata da “un quadro di estrema fragilità e di perdurante sfiducia degli operatori”.

Una sfiducia aggravata dall’incapacità della Pubblica Amministrazione di perseguire obiettivi concreti e garantire un sistema di servizi efficiente e sostenibile: “E’ dunque prioritario riorganizzare le strutture dello Stato, puntando a che queste rispondano con rapidità e trasparenza ai bisogni dei cittadini”, ha ribadito Squitieri.

Non sono mancati nel discorso del presidente alcuni riferimenti a “novità positive”: il Quantitative easing della Bce, la caduta del prezzo del petrolio e la maggiore flessibilità Ue. Elementi che fanno sperare in una ripresa economica, ma non privi di rischi: “Non si può escludere, ad esempio, che nel caso del petrolio l’ulteriore spinta alla discesa dei prezzi possa accentuare il deterioramento delle aspettative e portare a nuovi rinvii delle decisioni di spesa e di investimento”.

Chiara Piotto