Proseguono a Montecitorio i colloqui con il presidente della Camera Roberto Fico, che ha ricevuto dal capo dello Stato Sergio Mattarella il mandato esplorativo per formare un nuovo esecutivo. Dalle 9.30 di lunedì 1 febbraio al via il “maxi tavolo” fra i partiti di maggioranza per mettere a punto il programma di governo.

Il mandato esplorativo – Fico dovrà riferire, entro la giornata di martedì, l’esito dei suoi colloqui, ovvero dire al presidente della Repubblica se i rappresentanti dei diversi partiti siano disposti nuovamente ad allearsi e sostenere un nuovo governo politico.

Il maxi tavolo – A rivedersi con il presidente della Camera sono i maggiori “azionisti” della maggioranza, un incontro che serve a sondare nomi e squadra di un eventuale “Ter”. Presenti nella sala della Lupa di Montecitorio una quindicina di persone: i capigruppo di M5S Davide Crippa ed Ettore Licheri, quelli del Pd Graziano Delrio e Andrea Marcucci, per Italia Viva Maria Elena Boschi e Davide Faraone, per Leu Federico Fornaro e Loredana De Petris, per Europeisti – MAIE – Centro Democratico del Sanato, i senatori Raffaele Fantetti e Maurzio Buccarella, per il Gruppo parlamentare Per le Autonomie del Senato Albert Laniece e Gianclaudio Bressa, per CD – Maie Bruno Tabacci e Antonio Tasso.

Gli scenari possibili – Nonostante il clima di incertezza, Conte rimane il nome più accreditato. Il Pd lo sostiene e così anche il M5S. Non convince invece le file di destra: Matteo Salvini chiede il ritorno alle urne, mentre da Forza Italia Anna Maria Bernini rilancia con l’ipotesi di un «esecutivo di alto profilo che detti pochi e chiari obiettivi e li faccia gestire dalle personalità più competenti in materia», un governo di unità nazionale. Dopo le consultazioni con Mattarella la linea del centrodestra era stata infatti un no unanime a un Conte Ter. Tutto dipenderà però dalle scelte di Matteo Renzi, che potrebbero sfociare in un governo istituzionale guidato da Mario Draghi. Scenario evitabile, secondo il leader Iv, solo a patto che si scenda a compromessi.

Le richieste di Renzi – Il premier dimissionario dovrà accettare di sacrificare alcuni dei suoi uomini, come Piero Benassi, sottosegretario con delega ai Servizi. Tra le richieste di Renzi anche una nuova legge sulla prescrizione, un nuovo Guardasigilli garantista e una diversa governance del Recovery. Si parla anche di garanzie sulle infrastrutture, riforme istituzionali e un nuovo piano vaccini, da sottrarre dalle mani del commissario Domenico Arcuri.

Gli incontri di sabato e domenica – Nella giornata di sabato 30 gennaio, il presidente della Camera ha incontrato le forze parlamentari che appoggiavano Conte prima della crisi, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Liberi e Uguali e Italia Viva, che con le dimissioni delle sue ministre dal governo, Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, ha innescato la crisi. Domenica è stato invece il turno dei partiti minori: Europeisti, Autonomie, gruppo Misto con Cd e Maie. «Dagli incontri con le forze politiche della maggioranza è emersa la disponibilità comune delle forze politiche a procedere con il confronto sui punti e temi programmatici», ha dichiarato Fico al termine del secondo giorno di colloqui.