È stata una dei “responsabili” che hanno salvato il Conte bis, dopo una vita al fianco di Silvio Berlusconi. Mariarosaria Rossi, senatrice di Forza Italia, nella seduta del 19 gennaio ha deciso di seguire l’esempio dei colleghi di partito Renata Polverini e Andrea Causin e votare la fiducia all’esecutivo. Una decisione presa in autonomia e contro le indicazioni di Forza Italia, che le è costata l’espulsione, come annunciato dal vicepresidente Antonio Tajani: «È fuori dal partito. Votare con il Governo in questo caso non è una questione di coscienza». La defezione della Rossi fa ancora più rumore perché arriva da una delle fedelissime del Cavaliere: «Ho votato la fiducia a Conte perché, in questo straordinario e delicato momento, è l’unica nostra interfaccia in Italia e nel mondo». Le giustificazioni di Mariarosaria Rossi arrivano a “tradimento” consumato: «Il premier non è esponente dei partiti, ha una visione liberale ed europeista». Il suo voto è quindi in linea con la sua intera carriera politica, e non è voluto certo essere un dispetto a Silvio Berlusconi: «Non ho condiviso la mia decisione con lui, ma il nostro rapporto di stima e amicizia rimane immutato». L’ex premier però non sembra pensarla allo stesso modo: «Non sentivo la senatrice da molto tempo, ma è stato un fulmine a ciel sereno. Imprevedibile e inaccettabile. – ha detto nel corso del vertice di centrodestra – Non so cosa possano averle promesso». Ora tra gli azzurri si teme un’emorragia interna, da parte di chi, come la Rossi, non si rivede nell’alleanza con i sovranisti di Lega e Fratelli d’Italia e ascolta l’appello europeista di Conte.

 

 

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Un passato da “Zarina” – La carriera politica di Mariarosaria Rossi è legata indissolubilmente – almeno fino a questo momento – alla figura di Silvio Berlusconi. Nata nel 1972 a Piedimonte Matese, in provincia di Caserta, ha cominciato a lavorare come animatrice e curatrice delle relazioni pubbliche per alcune discoteche romane, prima di iscriversi tra le fila di Forza Italia nel 2006. Eletta nella X Circoscrizione della Capitale, si fa notare da Berlusconi per il celebre video “Menomale che Silvio c’è”, dove compare da protagonista. Sulle note azzurre entra a far parte della Commissione Giustizia e prende una stanza a Palazzo Grazioli, allora residenza del Cavaliere: «Non esistono persone speciali come il Presidente» dichiarava nel 2009. È una delle più stimate dai vertici del partito, tanto da affibbiarle il soprannome di “zarina”. Dopo essere stata scelta come deputata con il Popolo delle Libertà, diventa senatrice nel 2013. Nello stesso anno, una volta chiuso il Pdl entra in Forza Italia con un ruolo sempre più autorevole, tanto che nel 2016 viene nominata Tesoriere del Gruppo al Senato. Fa parte del “cerchio magico” di Berlusconi: «l’unico cerchio che esiste è attorno al Magico. – puntualizza in un’intervista al Corriere della Sera nel 2015 – Fatto da persone convinte che questo Paese possa farcela solo con la sua leadership». Partecipa abitualmente anche alle serate bunga bunga ad Arcore, che le sono costate diverse accuse giudiziarie per falsa testimonianza: «È reato rilassarsi un po’?». Negli anni seguenti si allontana dal capo del partito, ma viene eletta nuovamente al Senato nel 2018. Nella serata di martedì, dopo il suo voto di fiducia al Governo e la conseguente espulsione da Forza Italia, l’incontro a Palazzo Chigi per disegnare un nuovo futuro politico lontano, dopo 15 anni, dal suo Cavaliere.