Paese che vai, tribunale che trovi. Mentre nave Visalli attracca al porto di Brindisi per riportare in Italia i sette, tra egiziani e bengalesi, che si trovavano nel centro di detenzione in Albania, il caso migranti continua ad essere al centro degli scontri tra politica e magistratura. Dopo la sentenza che sospende il provvedimento di convalida del trattenimento all’interno del centro di Gjdaer in Albania, il Tribunale di Roma ha portato il caso alla Corte di Giustizia Ue. Le critiche per la decisione arrivano dal governo, ma anche da oltre oceano, con Elon Musk che accusa la magistratura italiana di bloccare il piano del Governo. «Questi giudici devono andarsene», ha scritto su X, trascinando nel dibattito anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che gli ha scritto sullo stesso social: «L’Italia sa badare a se stessa».
La risposta alla sentenza arriva da Montecitorio. La deputata di Fratelli d’Italia Sara Kelany ha presentato un emendamento al decreto flussi per spostare le competenze dalle sezioni Immigrazione dei Palazzi di Giustizia alla Corte d’Appello. Compatti gli azionisti di maggioranza sulla questione. Commentano il ministro degli Esteri Antonio Tajani (FI) – «Alcuni magistrati vogliono imporre la loro linea politica al governo. Così si mette in difficoltà la democrazia» – e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini: «Alcuni giudici fanno politica in tribunale, in Grecia espellono, a noi non ce lo permettono». Il Viminale, intanto, si ha dichiarato che si costituirà parte civile davanti alla Corte Ue.
L’opposizione prepara l’artiglieria a difesa dei giudici. Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte accusa la maggioranza di aver creato un’operazione «farlocca all’origine» evidenziando che «anche nei Bignami sintetici c’è scritto che il diritto Ue prevale su quello italiano». Mentre il segretario di +Europa Riccardo Magi commenta: «Non potendo fare l’emendamento Musk per cacciare i giudici che non obbediscono, il governo continua a intervenire compulsivamente sulla normativa». La voce che arriva dalle opposizioni è unanime e critica la scelta della maggioranza di spostare la competenza sulla gestione dei centri migranti in Albania. Secondo loro avrebbe solo una motivazione: cambiare i giudici competenti sulla questione.
La palla ora passa alla Corte di Giustizia Ue che dovrà esprimersi sul caso presentato dai giudici italiani, i quali sostengono che «i criteri perché un Paese sia sicuro li stabilisce l’Unione Europea». E mentre nave Visalli attracca al porto di Brindisi, Nave Libra – che aveva portato in Albania il primo gruppo di migranti – rimane ormeggiata a Messina, in attesa che Camera e Senato votino il decreto Flussi.