Lunedì 25 febbraio 2013. Ore 15.00. In tutta Italia si chiudono le urne che hanno accolto i voti delle elezioni politiche. Cominciano gli scrutini. Scheda dopo scheda i risultati inizia a costruirsi una rivoluzione. Il Movimento 5 Stelle ottiene 162 seggi tra Camera e Senato. Fra gli eletti che prenderanno posto in Parlamento c’è anche Alessandro Di Battista. Ora, a 39 anni, ha annunciato che non si ricandiderà alle prossime elezioni. Nell’ultima legislatura è diventato uno dei volti più noti del Movimento 5 Stelle ma non è passato molto tempo da quando girava il Sudamerica a caccia di inchieste.
America Latina, criminali e inchieste
Il legame tra Alessandro di Battista e l’America Latina è stretto. C’è un anno di volontariato in Guatemala con le comunità indigene. C’è un viaggio di un anno tra tutti i Paesi di questo continente. E c’è anche il mito di Ernesto Guevara, a cui Di Battista ha dedicato anche un intervento alla Camera. Questo interesse è stato notato anche dalla Casaleggio Associati che nel 2012 gli commissiona un libro sui i sicari che lavorano in queste zone. Il risultato è Sicari a cinque euro: Vittime e morte in Centroamerica, un volume che ancora si può trovare in vendita su Amazon. In questo video, pubblicato sul canale YouTube di Beppe Grillo, racconta del suo viaggio e di come ha ricostruito la storia di questi assassini disposti a sporcarsi le mani per cifre poche monete.
Gli Amici di Beppe Grillo sono sempre più numerosi
Nel 2008 Dibba si candida alle elezioni comunali di Roma con la lista Amici di Beppe Grillo. Non viene eletto ma si arrende. Cinque anni dopo ci riprova e il suo volto compare tra i video delle Parlamentarie, le elezioni on line a cui devono partecipare i candidati del MoVimento per poter essere inseriti nelle liste elettorali. Conquista 313 voti ed entra in lista, viene eletto e ottiene il suo primo incarico come vicepresidente della Commissione Affari Esteri e comunitari. Qui il suo video di presentazione, quasi profetico. In un passaggio infatti specifica che il suo impegno nella politica in Parlamento sarà “limitato”, una fase prima di tornare ad occuparsi della sua passione più grande: scrivere.
Il capopolo catechista e il padre fascista
Non passa molto che quel ragazzo romano appassionato di giornalismo diventa uno dei volti più importanti del MoVimento guidato da Beppe Grillo. Si distingue nei comizi, appare sempre di più in televisione e comincia a svelare anche i lati meno conosciuti della sua vita privata. Un esempio è la storia del padre Vittorio che nel 2014 ai microfoni di Radio24 si è definito orgogliosamente fascista. Questo è stato uno dei tanti particolari di cui Dibba ha parlato con Daria Bignardi in un’intervista rilasciata lo stesso giorno delle nostalgiche dichiarazioni del padre.
Il giro dell’Italia in motorino
Il referendum costituzione è stato il macigno che è schiacciato il governo Renzi. Un peso fatto dal voto contrario di quasi il 60% degli italiani. Il MoVimento 5 Stelle si è subito schierato contro, come la maggior parte delle forze di opposizione. Alessandro Di Battista non si è limitato a fare muro in Parlamento e neanche ai sit in di protesta nella piazza davanti a Montecitorio. Ha preso un motorino e dal 7 agosto al 7 settembre ha iniziato il tour Costituzione Coast to Coast, toccando decine di città in tutta la penisola.
“Sto per diventare papà”
La paternità è uno dei motivi, dichiarati, che hanno portato alla scelta del ritiro. Per questo il 24 settembre del 2017 non ha potuto partecipare all’adunata dei Cinque Stelle a Rimini. Mentre i membri del comitato si compattavano attorno al neo candidato premier Luigi di Maio, Di Battista era in sala parto con sua moglie Sahra. Nonostante la distanza, la videochiamata in diretta non è mancata.