Cemento sì, cemento no. A meno di un mese dalle elezioni politiche del 4 marzo, l’ultima proposta elettorale di Silvio Berlusconi ha innescato non poche polemiche all’interno del centrodestra. La mattina del 7 febbraio, intervistato ai microfoni di Radio24, il leader di Forza Italia ha dichiarato la propria intenzione di proporre una sanatoria edilizia per i casi di cosiddetto “abusivismo di necessità”. «Bisogna cambiare le regole: chi deve costruire una casa o aprire un’attività commerciale, non dovrà più aspettare anni per permessi e licenze. Dovrà dichiarare l’inizio dell’attività e assumersi la responsabilità di rispettare le leggi. Solo dopo verranno i controlli». Questa l’idea del Cavaliere, da molti definita un pericoloso passo verso un futuro di cementificazione incontrollata. Ma alla domanda se la sua proposta consista in poche parole in un maxi-condono (il condono è una legge speciale, diversamente dalla sanatoria che è un provvedimento amministrativo), lui replica: «Chiamatelo come volete, l’importante è che si cambino queste regole attuali». «Dico no, dico fortemente no, a ogni ipotesi di condono per abusi edilizi – è la dura replica di Matteo Salvini, sostenitore convinto della demolizione delle case abusive – l nostro territorio è già troppo cementificato, occorre abbattere tutte le costruzioni abusive, a partire dalle zone più a rischio».

Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha usato un tono più morbido di Salvini, ma ha comunque voluto sottolineare che «ci sono una serie di condoni per i quali la gente ancora aspetta risposte. Partiamo dal pregresso, per il futuro non sono per un condono generalizzato, sarebbe più opportuno parlare di riqualificazione edilizia, tutelando la bellezza del territorio».

Le opposizioni – Scatenate, invece, le altre forze politiche: da Pietro Grasso, che senza troppi giri di parole ha dichiarato “criminale” l’idea del maxi-condono, a Matteo Renzi che, più ironicamente, ha definito il Cavaliere ormai “prevedibile”: «Il condono edilizio è la proposta che spunta sempre nell’ultimo mese di campagna elettorale. Sempre quella, la fantasia al potere». E rincara:«L’alleanza tra Forza Italia e Lega è stata fatta per prendere seggi, mica per governare». Più propositivo il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina: «La priorità è approvare la legge contro il consumo di suolo per salvaguardare il nostro patrimonio naturale e paesaggistico, favorendo il riuso e la rigenerazione degli edifici che già esistono e che molto spesso sono abbandonati».

Centrodestra in crisi – Ma la crisi del centrodestra non riguarda soltanto gli abusi edilizi. Sempre ai microfoni di Radio24, stamattina Salvini si è detto convito che il centrodestra supererà il 40%. Ha poi lanciato una sfida proprio a Berlusconi dichiarandosi sicuro che la Lega supererà Forza Italia: «A me basta lo 0,01% in più di Forza Italia, significa che la nostra concretezza e coerenza viene premiata». Giorgia Meloni, intanto, ospite a Coffee Break su La7 si è dissociata pubblicamente dallo scontro: «Salvini e Berlusconi trovano tutti i giorni un pretesto per litigare, sò ragazzi, io non partecipo a questo scontro, non mi interessa. Penso si debbano fare proposte serie, altrimenti è la campagna di “Cetto la qualunque”».