Berlino adesso è più vicina. La vittoria della CDU/CSU di Friedrich Merz con il 28,6 % dei voti, ma soprattutto l’avanzata di Afd, sposta la Germania “un po’ più a destra” e questo non può che rafforzare il legame con il partito di Giorgia Meloni. Secondo quanto riportato dall’Ansa, la presidente del Consiglio è pronta ad un dialogo costruttivo con il prossimo cancelliere. Immigrazione e automotive i temi focali: l’obiettivo è quello di lavorare a un quadro condiviso con la Germania, in particolare sul futuro dell’Europa.
I punti di contatto – La presidente del Consiglio avrà a Berlino un interlocutore più vicino rispetto all’ex Olaf Scholz. In primis, perché il programma di Merz prevede lo stop all’immigrazione illegale attraverso severi controlli ai confini e respingimenti. E poi, c’è un ulteriore punto di contatto con il governo: il leader della CDU ha in mente una sorta di “modello Albania”: chi fa richiesta d’asilo in Ue deve attendere l’esito in un Paese terzo. Infine, il legame prosegue anche sull’automotive: il partito di Merz vuole rilanciare il settore abolendo il divieto Ue alla vendita di auto a combustione dal 2035, punto condiviso anche da Giorgia Meloni.
Le reazioni all’avanzata di Afd – L’altro dato che emerge da queste elezioni è la crescita notevole dell’estrema destra. L’AfD di Alice Weidel è la seconda forza in Germania ed è balzata al 20,8%, raddoppiando così i suoi voti rispetto alle elezioni del 2021. Anche se con ogni probabilità il partito ultranazionalista resterà fuori dalla coalizione di governo, il suo picco non può che soddisfare Fratelli d’Italia, con cui condivide diversi punti. E se Giorgia Meloni non si è ancora espressa direttamente, a farsi carico del pensiero del partito ci ha pensato il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli in un’intervista a Repubblica: «Le elezioni segnano una svolta storica perché l’ultradestra tedesca non è più ultradestra. È ormai una destra di governo. È meglio per la Germania, è meglio per tutti. Non si potrà più ignorare l’Afd e soprattutto il popolo che li ha votati». Cirielli ha proseguito spiegando come si posiziona Fratelli d’Italia tra Merz e Weidel:«Siamo in mezzo. Merz è la parte più di destra della CDU. Però è chiaro che su alcuni temi esiste una contiguità con AfD, soprattutto tra i nostri elettori».
Spaccature in Italia – La maggioranza però, come su altri aspetti, si divide. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è soddisfatto per la vittoria dei conservatori e si discosta da AfD: «I Popolari saranno alla guida del nuovo governo tedesco. Continua il trend vincente dei partiti appartenenti alla famiglia del PPE, vero argine alla deriva populista. L’Europa deve affrontare sfide cruciali: dobbiamo diventare soggetto politico, economico e militare unico: possiamo farlo insieme alla Germania guidata da Friedrich Merz». Di tutt’altra idea il leader della Lega Matteo Salvini, che si è sempre espresso in favore delle forze populiste come AfD: «Il cambiamento vince anche in Germania! AfD raddoppia i voti, nonostante attacchi e menzogne della sinistra: stop a immigrazione clandestina e fanatismo islamico, basta con le eco-follie, priorità a pace e lavoro. Europa da cambiare radicalmente».