“Ma nemmeno morti!”. Sbotta così Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc, ospite di “24 Mattino” sulla possibilità di non candidare le liste di Antonio Ingroia in alcune regioni per non togliere voti al centro-sinistra. “Il Pd vuole i nostri voti”, ha spiegato Ferrero, “per governare insieme a Monti. Ma così nemmeno morti.”

E lancia un ultimatum al partito di Bersani: ” O il Pd rompe con Monti, e allora si discute, oppure dove si è visto mai che per governare con la destra si chiedono voti alla sinistra?”.

Il segretario di Rifondazione Comunista, al quale Ingroia ha affidato la guida della lista in Piemonte, ha poi parlato della necessità di una Patrimoniale: “Bisogna ridurre le tasse sui lavoratori pensionati, sui redditi più bassi e aumentare le tasse sui grandi patrimoni, sulle grandi ricchezze. Far piangere i ricchi? Se uno ha dieci milioni di patrimonio, anche se gli porto via 100mila euro l’anno non piangerà, continuerà a ridere tranquillamente”, spiega Ferrero. “Dire che chi guadagna 10, 20, 30 milioni di euro lo fa col sudore della fronte è una sciocchezza. Io ho lavorato molti anni della mia vita, anche in fabbrica, non ho mai visto nessun operaio mettere insieme milioni di euro”.

E, incalzato sulla figura degli imprenditori, il segretario prima commenta seccamente “guadagnano con il sudore della fronte degli altri. Sfruttando il lavoro degli altri”. Poi mitiga: “L’imprenditore lavora tanto nelle piccole imprese, nelle imprese artigiane, e sono quelli che stanno fallendo strozzati dalle banche. Invece le grandi imprese lavorano normalmente con i soldi degli altri e i grandi manager guadagnano quando ci sono gli anni buoni, e quando ci sono gli anni cattivi paga lo Stato”.

Alexis Paparo