“Il partito degli onesti non sarà disatteso o sconfessato dalle liste”. Torna alla ribalta Mariastella Gelmini, che il 17 gennaio, ospite di Omnibus su La7, difende le liste Pdl e ribadisce che è in atto “un profondo rinnovamento”.

Anche senza primarie, verrebbe da chiedersi? “Si è discusso di rappresentanza territoriale nelle liste”, continua Gelmini, ”che ci sarà”. Anche senza dare la parola agli elettori. Capitolo chiuso.

Per quel che riguarda la presenza di “onorevoli” condannati nelle liste come Dell’Utri o Verdini, l’ex ministro dell’Istruzione del Governo Berlusconi non si sbottona: “Non sta a me dirlo, ma molti dei nomi fatti non saranno nelle liste. Comunque saranno pochissime le eccezioni”. L’ex ministro non dimentica  però di ricordare la stima per Dell’Utri, che “conosce da sempre”.

“La composizione delle liste è stata molto dolorosa perché molti parlamentari uscenti non saranno ricandidati”, assicura Gelmini. ”Il ricambio che Berlusconi ha scelto – e non imposto – al partito, è stato condiviso e ci sarà”. Un via libera ai volti nuovi, insomma.

Ma se ricambio sarà, si vedrà da lunedì 21 gennaio, termine ultimo per la presentazione delle liste. Il Pdl tenterà di chiuderle entro sabato e proprio venerdì notte è già previsto un summit fra tutti i notabili Pdl e Berlusconi. Sarà lui ad avere l’ultima parola e a sciogliere i nodi.

In Lombardia i nomi ci sono già: Maurizio Lupi farà il capolista alla Camera, già proiettato verso la candidatura a sindaco di Milano. Nel collegio Lombardia 2, invece sarà capolista proprio Mariastella Gelmini. In Lombardia 3, invece, il primo posto è tutto per la pasionaria Daniela Santanchè.

Alexis Paparo