Grillo“Vi chiedo di non proteggere più questa classe politica. Gli italiani sono dalla vostra parte, unitevi a loro”. Dopo la “caccia ai giornalisti” – con tanto di lista nera da compilare – Beppe Grillo torna ad attaccare ancora una volta anche la classe politica. Lo fa con un appello “per l’Italia” alle forze dell’ordine: “Il momento storico che stiamo vivendo è molto pericoloso. Le istituzioni sono delegittimate, i partiti anche, la sicurezza è allo sbando, l’Italia ha perso la sovranità monetaria e fiscale”.

L’occasione, stavolta, è la protesta dei forconi e il gesto dei poliziotti, che durante gli scontri del 9 dicembre a Torino sono arrivati a togliersi gli elmetti dalla testa. La Questura ha subito chiarito che non si è trattato di solidarietà, ma di una decisione dovuta a generiche “esigenze di servizio”. Una spiegazione che non convince Grillo: “Le forze dell’ordine provengono dal popolo di cui fanno parte”. E tutti, poliziotti inclusi, sono vittime di questo sistema che ha portato l’Italia “allo sfacelo”.

Nella sua lettera aperta, Grillo si rivolge direttamente a Leonardo Gallitelli, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Alessandro Pansa, capo della Polizia di Stato, e Claudio Graziano, capo di stato maggiore dell’Esercito italiano. Chiede loro di non proteggere più uomini e donne di questa classe politica, “di non scortarli con le loro macchine blu o al supermercato, di non schierarsi davanti ai palazzi del potere infangati dalla corruzione e dal malaffare. Le forze dell’Ordine non meritano un ruolo così degradante”. E aggiunge: “La protesta di ieri può essere l’inizio di un incendio o l’annuncio di future rivolte forse incontrollabili. I disordini sono dovuti a gente esasperata per le sue condizioni di vita e per l’arroganza, sordità, menefreghismo di una classe politica che non rinuncia ai privilegi”.

La prima risposta è stata proprio quella della politica: “La lettera di oggi alle forze dell’ordine è un salto di qualità nella dialettica di Grillo”, ha detto Pier Ferdinando Casini. “Per fortuna i destinatari della missiva sono persone serie e la respingeranno al mittente”.

Giulia Carrarini