Beppe Grillo

Beppe Grillo mentre ieri lascia l'hotel Universo

«Il Movimento 5 Stelle non darà la fiducia a un governo tecnico, né lo ha mai detto». Così, con una frase lapidaria sul suo blog, Beppe Grillo chiude – almeno per ora – la strada alle ipotesi di apertura apparse oggi sulla stampa.

«Non esistono governi tecnici in natura, ma solo governi politici sostenuti da maggioranze parlamentari», continua il leader. E conclude: «Il presidente del Consiglio tecnico è un’enorme foglia di fico per non fare apparire le vere responsabilità di governo da parte di Pdl e Pdmenoelle».

Dunque no netto non solo a un governo dei partiti, ma anche a uno di larghe intese.

Eppure ieri, durante la riunione che si è svolta all’hotel Universo di Roma tra Grillo, il suo braccio destro Casaleggio e i neoparlamentari M5S, il capogruppo al Senato Vito Crimi aveva risposto così ai giornalisti che gli chiedevano di un eventuale appoggio a un governo tecnico: «Vediamo, prima lo facciano». E poi: «Non siamo la coalizione che ha vinto: sta a chi ha vinto e al presidente Napolitano decidere. Una soluzione? Un governo a cinque stelle».

Oggi però, via Facebook, è arrivata la smentita di Crimi: «Preciso che non ho mai parlato di appoggio a governo tecnico». E annuncia 48 ore di silenzio stampa: «Oggi e domani non risponderò a nessun giornalista. Le nostre parole di ieri in conferenza stampa sono state chiare e non lasciano dubbi. Prego tutti di rispettare la mia volontà. Abituatevi anche a chi dice sì per dire sì, no per dire no, senza interpretazioni. Ci aspettano alcuni giorni di lavoro e preparazione per questo tutti noi parlamentari abbiamo bisogno che ci lasciate lavorare».

Giorgia Wizemann