«Mi è piaciuto molto, non dobbiamo più chiamarlo Morfeo». Il rapporto tra Beppe Grillo e Giorgio Napolitano sembra improvvisamente migliorato. Almeno stando alla reazione del leader Cinque Stelle al termine delle consultazioni al Colle. Il fuorionda catturato dalle telecamere de L’Arena di Massimo Giletti, programma domenicale di Rai1, mostra Grillo insieme ai capigruppo di Senato e Camera, Vito Crimi e Roberta Lombardi. I tre commentano l’incontro appena finito, e Grillo, in via informale, si lascia scappare queste parole sul Capo dello Stato: «Mi è piaciuto molto. Dobbiamo trovare un altro nome, non chiamarlo più Morfeo. Perché – ripete Grillo – mi è piaciuto molto».
Il dio greco del sonno era il soprannome dato a Napolitano dal leader del MoVimento fin dal 2009. Sul suo blog compaiono tutt’ora un centinaio di post che parlano del Capo dello Stato in questi termini: «Morfeo Napolitano ogni tanto si sveglia» (25 settembre 2009), «Morfeo si sveglia e firma lo Scudo fiscale» (11 ottobre 2009) e «Morfeo Napolitano si dia una mossa» (25 settembre 2011).
Ora però Napolitano «piace molto». Un’ammissione, sia pure rubata da telecamere clandestine, che ricorda quella ufficiale del «Napolitano, chapeau!» del 28 febbraio scorso. Napolitano rispose a Peer Steinbruck, che aveva detto che le elezioni italiane le avevano vinte “due clown” (riferendosi a Grillo e Berlusconi), chiedendo rispetto per il Paese. E Grillo plaudì alle parole di Napolitano, definendolo «un italiano con la schiena dritta». Il tentativo di avvicinamento di Grillo a Napolitano era cominciato già allora.
Lucia Maffei