Il leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo durante un comizio in una foto d'archivio. (ANSA)

Fuori dalla politica, ma dentro la stanza dei bottoni. Per essere “protagonisti” e per “rispetto della volontà popolare che ci ha scelto”. Il Movimento 5 Stelle vuole continuare lo tsunami anche dentro il Parlamento. L’obiettivo sembra ormai chiaro: sovvertire le istituzioni politiche dall’interno.

A mettere in chiaro le cose, l’ennesimo post sul blog di Beppe Grillo, datato martedì 19 marzo:  “Ora che siamo stati eletti al Parlamento, vogliamo essere presenti nelle Commissioni bicamerali, nelle giunte e negli uffici di presidenza di Camera e Senato”. Linea confermata dalla portavoce del M5S alla Camera, Roberta Lombardi che, durante la conferenza stampa a Montecitorio, dichiara: “Vogliamo il riconoscimento del nostro ruolo, non vogliamo poltrone e noi non faremo accordi con i partiti”.

Fanno paura i grillini (a sentir loro) e fa paura soprattutto che possano ricoprire ruoli chiave come quelli che hanno chiesto: le vicepresidenze di Camera e Senato, oppure le cariche di questori. Si legge ancora sul blog di Grillo: “Giovedì verrà votata la composizione dell’Ufficio di Presidenza e si sceglieranno soprattutto i questori, veri e propri controllori dei conti alla Camera”.

Dini e Pisanu sono preoccupati sulla presenza dei parlamentari ‘stellati’ all’Antimafia o al Copasir? Fanno bene, secondo Grillo e i suoi. Che rilanciano: “È ora di rendicontare anche le caramelle” .

Maria Elena Zanini