Marò

Massimo Lattore all'arrivo in India il 4 gennaio 2013 (ANSA/Maria Grazia Coggiola)

Forse i marò potranno tornare un’altra volta in Italia, lo deciderà il 22 febbraio il presidente della Corte Suprema Indiana Altamas Kabir. I legali di Massimo Latorre e Salvatore Girone, i militari italiani trattenuti in India da un anno per l’uccisione di due pescatori scambiati per pirati, hanno chiesto alla Corte di concedere un permesso di un mese ai loro assistiti per poter tornare in Italia. La richiesta è stata avanzata per motivi famigliari, ma anche in vista delle imminenti elezioni del 24 e 25 febbraio. Ma i marò sapranno all’ultimo se potranno votare alle Politiche, visto che, su richiesta di un legale in rappresentanza dello Stato indiano, la decisione definitiva è stata rinviata al 22 febbraio. I difensori dei marò, Arish Salve e Diljeet Titus, interrogati all’uscita dell’udienza a New Delhi si sono detti ottimisti sulla possibilità che la Corte accolga la richiesta. Anche perché, come è stato ricordato alla Corte da Salve, ai marò era già stata concessa la licenza: hanno trascorso il Natale a casa, per poi rientrare al termine del permesso di due settimane a Kochi.

Anna Lesnevskaya