La prima vera spaccatura del ventennio berlusconiano ha consegnato al Paese un’altra forza politica: il Nuovo Centro Destra. Il partito di Alfano seguirà la linea della fedeltà al governo Letta, ma non è chiaro quale futuro avrà dopo le larghe intese. In queste ore gli istituti di ricerca stanno valutando il peso della formazione nata da una costola del Pdl. E i risultati sono molto diversi.
Secondo il sondaggio realizzato da Datamedia Ricerche per “Il Tempo”, il NCD si attesta al 7% contro il 18,1% di Forza Italia (che fa segnare una perdita di quasi 5 punti). La coalizione di centrodestra registrerebbe così una crescita dell’1,5% rispetto ad una settimana fa, arrivando al 34,1% (di poco inferiore al centrosinistra). Fratelli d’Italia resta al 2% e il Movimento per Alleanza Nazionale tocca il 3 e mezzo, come la Lega Nord, sempre più debole. Il Nuovo Centro Destra sembra aver pescato in particolare nel bacino elettorale del centro: la coalizione che si presentò alle elezioni capeggiata da Monti è arrivata al 3,6% (perdendo l’1,7%), con un calo sia di Scelta Civica che dell’Udc.
Ma l’ottimo risultato attribuito agli “alfaniani” da Datamedia non trova riscontro ovunque, in particolare dalle parti di Arcore. Secondo Euromedia research, l’agenzia di Alessandra Ghisleri, l’unica sondaggista di cui si fida Silvio Berlusconi, il Nuovo Centro Destra si fermerebbe appena al 3,6%. Il partito di Berlusconi sarebbe ancora ben saldo in testa alla coalizione, con il 20,1% dei voti.
Per Euromedia le cose stanno diversamente anche nel centrosinistra: se si andasse a votare oggi, con questa legge elettorale, il centrodestra avrebbe la maggioranza del Parlamento grazie al 33,8% dei consensi, contro il 31,7% dell’asse Pd-Sel, dato invece in vantaggio dalla ricerca di Datamedia.
Francesco Giambertone