La stretta di mano tra Renato Brunetta e il premier Enrico Letta

C’è poca scaramanzia all’interno del governo. Altrimenti non si spiegherebbe perché il varo del decreto sulla sospensione dell’Imu per la prima casa, argomento cavallo di battaglia della campagna elettorale di Silvio Berlusconi, sia stato fissato per venerdì 17. Una questione rilevante per gli equilibri di governo: un vero e proprio mastice che tiene insieme le due anime della maggioranza. Il provvedimento riguarda il rinvio del pagamento della prima rata dell’Imu del 17 giugno, in attesa di una revisione complessiva della tassazione sugli immobili.

È Renato Brunetta, capogruppo Pdl alla Camera, ad annunciare una riforma strutturale dell’imposta entro fine agosto: “Gli italiani avranno una tassazione diversa su tutto il sistema degli immobili, più equa e più leggera”. Il decreto sullo stop sul pagamento dell’Imu a giugno, sulla prima casa e sui terreni agricoli è dunque considerato come un primo passo dal nuovo governo. Nel provvedimento di revisione globale ci sarà, spiega Brunetta, anche una diminuzione della tassazione sulle attività commerciali, sugli alberghi e sui capannoni industriali. Su questi ultimi, la sospensione della tassa è saltata all’ultimo nel decreto imminente perché eccessivamente costosa. “Se poi il ministro Saccomanni riuscirà a trovare le coperture anche per i capannoni ci sarà una sospensione già da giugno – ha concluso Brunetta -, altrimenti bisognerà aspettare fine agosto”.

Il provvedimento sull’Imu è, giocoforza, apprezzato dal centrodestra. Così Mariastella Gelmini: “Non pensiamo di abolire l’Imu per fare un favore ai ricchi. La tassazione della prima casa riguarda la stragrande maggioranza degli italiani”. Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, ricorda che la legge è indispensabile: “Non va rinviata, in caso contrario ci sarebbe una dichiarazione di guerra”. A tranquillizzare sul regolare cursus del decreto ci pensa Paola De Micheli, vicecapogruppo Pd alla Camera: “In Consiglio dei Ministri andrà niente di più e niente di meno di quello che il premier aveva detto alle Camere: ci sarà la riforma e l’Imu verrà sospesa. Questo passo è un punto di coesione di questa maggioranza così composita e variegata”.

Francesco Paolo Giordano