Prende possesso dell’incarico, prende contatto con i colleghi, ma prende anche tempo in vista della decisione del Tar. Arrivato al Tribunale di Aosta, dove è stato trasferito dal Csm, Antonio Ingroia pensa che – forse – non ci resterà a lungo. Così, prima di entrare in servizio a tutti gli effetti, mette mano a 30 giorni di ferie arretrate. E aspetta.
«Sono venuto a prendere possesso dell’incarico e contatto con il procuratore capo di Aosta, in attesa del Tar. Poi vedremo…», ha detto Ingroia ai cronisti dell’Ansa prima di entrare in Tribunale. All’ingresso un gruppo di venti sostenitori del magistrato siciliano, leader di Azione Civile, hanno manifestato il loro appoggio. Poi Ingroia è salito al secondo piano del Palazzo di Giustizia, dove si trova la Procura, per un colloquio con il procuratore capo Marilinda Mineccia.
Ingroia arriva ad Aosta su decisione del Csm, che lo ha trasferito nell’unica regione dove la sua lista politica non si è presentata. Una scelta «anomala e penalizzante» secondo Ingroia, che ha presentato ricorso al Tar. «Il problema non è Aosta, procura dove si fanno indagini di alto livello», ha puntualizzato. «Il trasferimento è in violazione delle circolari del Csm. Non potevo essere destinato ad Aosta, ma solo come sostituto procuratore alla procura nazionale antimafia o in Cassazione».
Resta però il dovere, e il dovere di un sostituto procuratore ad Aosta è di fare «un passo indietro rispetto alla politica». Davanti al tribunale in composizione collegiale, presieduto dal presidente Massimo Scuffi, Ingroia ha preso ufficialmente possesso dell’incarico. Entrerà in servizio il 20 giugno, dopo il mese di ferie. Ma la battaglia con il Csm è ancora aperta. «Non prendo in considerazione – ha concluso – l’ipotesi che il tribunale amministrativo mi dia torto».
E un’altra battaglia potrebbe iniziare a breve. La Fininvest si appresta a citare Ingroia in giudizio per le sue dichiarazioni sulla società. Lo anticipa Marina Berlusconi in una intervista a Panorama. «Questo signore – dice la presidente del gruppo – si permette di descrivere la Fininvest come una società che ha riciclato capitali mafiosi. E lo fa ignorando, o addirittura manipolando i risultati dei processi nati dalle sue stesse inchieste». «Firmerò personalmente – aggiunge Marina Berlusconi – l’atto di citazione nei suoi confronti».
Lucia Maffei