Pietro Parolin, segretario di stato del Vaticano, con Papa Francesco

Pietro Parolin, segretario di stato del Vaticano, con Papa Francesco

Il Papa ha rinnovato “per il prossimo quinquennio” la commissione cardinalizia di vigilanza sullo Ior, l’Istituto Opere di Religione. Rispetto alla scorsa commissione di controllo sulla banca del Vaticano, nominata dal precedente Papa Benedetto XVI subito dopo l’annuncio delle sue dimissioni e che sarebbe dovuta durare cinque anni, Francesco ha sostituito quattro cardinali su cinque dopo appena un anno.

Non faranno più parte della commissione l’ex segretario di stato Tarcisio Bertone (che rimane però camerlengo), Domenico Calcagno (cardinale bertoniano e presidente dell’Apsa, l’ente che gestisce il patrimonio del Vaticano), l’arcivescovo di San Paolo Odilo Scherer e l’indiano Telesphore Placidus Toppo. L’unico confermato è Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio.

Entrano invece in commissione il neosegretario di stato, monsignor Pietro Parolin, l’arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn, l’arciprete di Santa Maria Maggiore Santos Abril y Castelló e l’arcivescovo di Toronto, il canadese Christopher Collins.

Francesco Giambertone