Il Partito democratico è in vantaggio. Sia alla Camera che al Senato. Fuori dall’Italia, però. Secondo i dati forniti dal ministero dell’Interno, tra gli italiani all’estero il partito di Matteo Renzi è il più votato. Poco dopo le 5 e mezza della notte di scrutini, infatti, già può contare sul 26% dei voti al Senato e oltre il 27% alla Camera. Un dato in crescita costante e in controtendenza rispetto al crollo dei consensi tra i votanti in patria, dove il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina ha già riconosciuto per il suo partito «una sconfitta evidente, chiara e netta».

Alla Camera come al Senato – Superati i confini della Penisola, la medaglia d’argento al Senato va alla coalizione di Centrodestra – Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni – con più del 21% dei voti, mentre il bronzo se lo aggiudica il Movimento 5 Stelle che arriva quasi a quota 17%. Podio fotocopia per quanto riguarda i risultati al Senato, nella circoscrizione estera.

Il precedente – Che la politica italiana, da fuori, sia percepita in modo diverso, non è una novità. Anche durante le elezioni di febbraio 2013, infatti, i risultati dall’estero fornivano una fotografia del Paese divergente da quella scattata in patria. Allora in Italia vinceva Pierluigi Bersani (Pd), seguito da Silvio Berlusconi (Popolo della Libertà) e da Beppe Grillo (Movimento 5 Stelle). All’estero, invece, il Movimento 5 stelle raggiungeva a malapena il 10%, mentre si aggiudicava il secondo gradino del podio il partito del “tecnico” Mario Monti con oltre il 18% dei voti in entrambi i rami del Parlamento, seguito a ruota dal Pdl di Berlusconi.