È il giorno dell’Italicum. Oggi, martedì 11 marzo 2014, la legge elettorale nata dall’accordo tra Matteo Renzi, Silvio Berlusconi e Angelino Alfano sarà, con ogni probabilità, approvata dalla Camera. Dopo la battaglia sulle quote rosa, voluta da novanta deputate di destra e sinistra, frenata dal voto segreto, si fanno i conti sulla spaccatura all’interno del Partito democratico tra renziani e bersaniani. Il premier e segretario Matteo Renzi ha riunito i suoi deputati prima dell’inizio della giornata parlamentare. “Sulla legge elettorale non c’è da mantenere un patto con Berlusconi, ma un impegno che come partito abbiamo preso profondo, netto e chiaro”, e chi non vuole votare la legge approvata dalla Direzione del Pd “deve spiegarlo fuori da qui”, ha detto Renzi.
Le frizioni tra i bersaniani che hanno cercato di far saltare l’asse tra Renzi e Berlusconi sull’Italicum, e i deputati vicini al premier, si sono fatte sentire anche in assemblea. Roberta Agostini, bersaniana, ha chiesto “perché sono venuti a mancare i voti del Pd” sull’emendamento che inseriva le quote rosa, chiedendo la garanzia che “la legge al Senato sia cambiata”. Renzi non ha chiuso a questa possibilità: “Se ci saranno le condizioni per la parità di genere, riapriremo la discussione. In questa sala si è detto che il Pd garantirà il 50% di donne in lista: è un impegno preso per la prima volta nella storia”. Renzi ha poi espresso la volontà di accelerare la riforma del regolamento della Camera e limitare il ricorso al voto segreto.
Dopo aver chiesto di votare la legge elettorale alla Camera, il Presidente del consiglio ha dato il timing delle riforme che presenterà il suo governo: “Per la prima volta domani sarà messa nelle tasche degli italiani una significativa quantità di denaro e non posso accettare che, mentre il momento sta preparando 10 miliardi di euro per le famiglie italiane il problema sia il Pd”. Entro quindici giorni, poi, “sarà formalizzato un atto parlamentare su Senato e Titolo V”.
L’ex segretario del Partito democratico Pierluigi Bersani, intervistato dalla trasmissione tv “Agorà”, ha annunciato possibili cambiamenti all’Italicum al Senato. “Qualcosa bisognerà cambiare: se in Italia non ci mettiamo un po’ di spinta con le regole, non ci si arriverà mai. Il Pd deve cercare di trasferire al Paese le acquisizioni che ha attuato pro domo sua”. Sui primi giorni di Renzi al Governo: “È lì da qualche settimana. Ora vediamo dove si va a parare. Renzi alza le aspettative per un risveglio di fiducia e fa anche un po’ di movida nel Paese. E’ una cosa che comporta dei rischi”.
Luigi Brindisi