Paolo Gentiloni a Bruxelles. Ansa

Giorgia Meloni debutta in Unione Europea da presidente del Consiglio. La premier incontra a Bruxelles i massimi vertici comunitari: la presidente del Parlamento, Roberta Metsola, quella della Commissione, Ursula von der Leyen e il leader del Consiglio Ue, Charles Michel. Prima però è stata a pranzo con Paolo Gentiloni, commissario Ue agli Affari economici.  «La voce dell’Italia in Europa sarà forte», ha scritto Meloni su Facebook, «siamo pronti ad affrontare le grandi questioni, a partire dalla crisi energetica, collaborando per una soluzione tempestiva ed efficace al fine di sostenere famiglie e imprese e mettere un freno alla speculazione». Giorgia Meloni è accompagnata dal nuovo consigliere diplomatico, Francesco Maria Talò e dal ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto. Gli incontri però arrivano dopo una grana diplomatica: la Germania ha chiesto all’Italia di intervenire con urgenza per dare soccorso a una nave tedesca nel Mediterraneo — la Humanity 1 — carica di migranti, di cui oltre 100 sono minori.

Energia – Con queste premesse, la leader di Fratelli d’Italia cercherà innanzitutto di capire come far fronte al caro energia. C’è la possibilità di un tetto al prezzo del gas, su cui ha lavorato Mario Draghi fino all’ultimo vertice europeo. E c’è l’opportunità di un progetto per le emissioni di debito europeo a bassissimo costo. Di ciò hanno parlato anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti e il suo omologo tedesco Christian Lindner, in un incontro che si è tenuto a Berlino.

Bandiere a Palazzo Chigi. Ansa/Giuseppe Lami

Pnrr – Altro tema è la possibile rimodulazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Secondo l’Ue, il margine di modifica non è ampio, ma c’è un altro fronte su cui l’Italia, come altri Paesi membri, può lavorare per aggiornare il Pnrr ed è quello della transizione ecologica. Nel quadro del piano REPowerEu, presentato a maggio per affrancare l’Unione Europea dalla dipendenza dal gas russo, Bruxelles propone di aggiungere un nuovo capitolo al Pnrr dedicato solo agli obiettivi energetici.

Europa – Ma qual è l’dea di Europa di Giorgia Meloni? Proprio alla vigilia del primo viaggio a Bruxelles, una possibile risposta ci viene dalle anticipazioni del libro di Bruno Vespa, La grande tempesta. Mussolini, la guerra civile. Putin, il ricatto energetico. La Nazione di Giorgia Meloni, in uscita il 4 novembre. L’Europa cui pensa la neo premier è un orgamnismo confederale «in cui viga il principio di sussidiarietà». Insomma, un’Europa in cui, si domanda retoricamente Meloni, «non converrebbe lasciare agli Stati nazionali il dibattito sul diametro delle vongole e occuparsi invece a livello comunitario dell’approvvigionamento energetico?».