Matteo Renzi oggi ha cominciato la giornata con una Twintervista con Vanityfair

Matteo Renzi oggi ha cominciato la giornata con una Twintervista con Vanityfair

Non l’hanno fatta alle sei e trenta del mattino, orario solitamente in cui Matteo Renzi comincia a twittare, ma all’ora in cui si va a lavorare. La twintervista tra il direttore di Vanity Fair Luca Dini e il premier, a giudicare dalla copertura mediatica ricevuta, è riuscita.

La formula? Due account Twitter, il giornalista che fa domande in 140 caratteri, il premier che risponde. “Grillo? E’ come The Master”. Il film parzialmente ispirato dal personaggio di Lafayette Ron Hubbard, fondatore di Scientology. L’alternativa era Pinocchio. Ma l’ex sindaco di Firenze, da buon fiorentino “non scherza mai su Pinocchio”.

Ieri, lunedì 3 marzo, il governo Renzi ha perso un sottosegretario: Antonio Gentile, dimissionario attorno alle 20, dopo le pressioni al quotidiano regionale L’Ora della Calabria. L’esecutivo ha quindi ora 43 tra viceministri e sottosegretari. “Uno dei Governi più light della storia repubblicana”, scrive Renzi convinto di “portare a casa la legge elettorale”, di farcela, per questo “sarà una grande rivoluzione”. Poi una domanda più “leggera”. A poche ore dall’Oscar per La grande bellezza di Paolo Sorrentino, Renzi rivela il suo film preferito: “Avrei detto Qualcuno volò sul nido del cuculo. Ma oggi è ancora il giorno della grande bellezza. E’ un simbolo dell’Italia. Oggi siamo più orgogliosi di essere italiani. Grazie Paolo”. Luca Dini gli chiede come si fa riemergere la grande bellezza dietro le grandi bruttezze del Paese. Il premier risponde con uno slogan: “Riscoprendo la forza di ciò che siamo, affidandoci a talento e creatività. Siamo l’Italia non dimentichiamolo”.

Luigi Brindisi