Il 4 marzo è stata una giornata di voto non solo per il rinnovo del Parlamento, ma anche per eleggere i nuovi consigli regionali di Lombardia e Lazio. Per i dati reali bisognerà aspettare lo spoglio di domani pomeriggio, che per entrambe le regioni comincerà alle 14, ma i primi exit poll sembrano riconfermare gli schieramenti uscenti: centrodestra in Lombardia e centrosinistra nel Lazio.

Lombardia: Fontana (Lega) in testa – Secondo i primi exit poll delle 23 di Opinio-Rai, il candidato del centrodestra Attilio Fontana (Lega) ottiene il 42% dei voti, superando di 4 punti il principale sfidante, Giorgio Gori (38%), candidato del centrosinistra e sindaco di Bergamo. Appena dopo le prime proiezioni Fontana ha parlato dalla sede centrale della Lega in via Bellerio a Milano, ringraziando i lombardi che hanno scelto di votarlo: «Mi sembra un buon risultato. Grazie ai lombardi che hanno partecipato al voto in maniera così massiccia e hanno fatto questa scelta», ha detto il candidato del centrodestra. «Si prospetta una vittoria storica della Lega, in particolare in Lombardia – ha aggiunto al suo fianco il segretario lombardo Paolo Grimoldi – Gori non pervenuto, aspettiamo la sua telefonata per riconoscere la sconfitta». Più tardi da via Bellerio ha parlato anche il vicesegretario della Lega, Giancarlo Giorgetti: «Parleremo per primi coi nostri alleati, abbiamo idea di cosa fare e guardiamo al futuro con serenità e consapevolezza – ha esultato il numero due della Lega – È un risultato storico: partivamo dal 4% e le proiezioni parlano del 16-17%». Lo staff di Gori ha fatto sapere che commenterà i risultati solo a dati reali acquisiti.

Lazio: Zingaretti (Pd) verso la riconferma – Nel Lazio il primo exit poll dà il presidente Nicola Zingaretti (centrosinistra), in vantaggio con il 30-34% sull’avversario Stefano Parisi (centrodestra) che si ferma al 26-30%. Dietro solo di qualche punto, secondo le previsioni, la candidata del M5s Roberta Lombardi con il 25-29% dei consensi. Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, in campo con una lista civica, si ferma al 2-4%.