Il ministro allo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e il segretario della Lega Matteo Salvini. (Foto Ansa)

Sembra Lo chiamavano Trinità, ma in realtà quello che si sta girando è il futuro della Lega. E, per restare nella metafora cinematografica evocata da Giancarlo Giorgetti qualche giorno fa, Terence Hill è un po’ meno vicino a Bud Spencer. Il ministro allo Sviluppo economico e braccio destro del leader del Carroccio aveva spronato il Capitano a dare una svolta alla sua rotta europea, prendendo la direzione del Partito Popolare. Ma ieri, 3 novembre 2021, Salvini ha fatto una videochiamata con Victor Orbán e Mateusz Morawiecki, il leader ungherese e quello polacco, per ribadire il suo obiettivo: la creazione di un polo sovranista in Europa. E ha convocato per questa sera il consiglio federale in cui emergeranno le due anime leghiste: una più “governista” allineata con il ministro e l’altra “sovranista”, che segue la linea salviniana.

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro.e il leader della Lega Salvini. Pistoia, 2 novembre 2021 (Foto Ansa)

Bud Spencer – «Matteo è abituato a essere un campione d’incassi nei film western. Io gli ho proposto di essere attore non protagonista in un film drammatico candidato agli Oscar. È difficile mettere nello stesso film Bud Spencer e Meryl Streep. E non so cosa abbia deciso», aveva dichiarato Giorgetti a Bruno Vespa. Il tema è quello della collocazione europea di Salvini. Il riferimento implicito è quello del passaggio sotto il cappello del Partito Popolare Europeo, che garantirebbe credibilità internazionale alla Lega, una mossa che darebbe completezza alla svolta moderata che Giorgetti definisce “un’incompiuta“. «Se vuole istituzionalizzarsi in modo definitivo, Salvini deve fare una scelta precisa. Capisco la gratitudine verso Le Pen, che dieci anni fa lo accolse nel suo gruppo. Ma l’alleanza con l’Afd non ha una ragione», ha commentato il ministro allo Sviluppo economico, nello stesso giorno in cui Salvini posava con il presidente del Brasile Jair Bolsonaro alla visita al monumento che ricorda i caduti brasiliani nella Seconda Guerra Mondiale.

La scelta sovranisra – Salvini però sembra aver già scelto la sua posizione in Europa, al fianco di conservatori e sovranisti, in un unico grande gruppo che racchiuda tutte le destre europee. Potrebbe chiamarsi “Rinascimento europeo”, dal nome del progetto lanciato a Budapest il primo aprile 2021 dai leader di Lega (Italia), Fidesz (Ungheria) e Diritto e Giustizia (Polonia). L’idea di Salvini è quella di unire Identità e Democrazia (di cui fa parte) e il Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei (di cui fa parte Diritto e Giustizia), coinvolgendo anche la leader della destra francese Marine Le Pen. Nessuna indicazione, invece, sulla possibilità di includere nella nuova formazione l’estrema destra tedesca di Alternative für Deutschland.. Da capire quale sarà la scelta del Partito dei Conservatori, che è presieduto da Giorgia Meloni. Il dualismo all’interno del centrodestra potrebbe ripetersi anche a livello europeo.

La “conta” in vista – Nel frattempo il consiglio federale previsto per oggi si preannuncia infuocato, l’occasione per dialogare e ricomporre (o allargare) le fratture interne. Molti dirigenti leghisti sono rimasti perplessi e irritati dalle dichiarazioni di Giorgetti, soprattutto perché rilasciate senza farle precedere da un confronto interno. Salvini ribadisce che è lui a dettare la linea del partito e non i ministri o i governatori, che non si sempre si sono accodati alle scelte del loro leader. Ma Salvini lancerà anche un’inedita conferenza programmatica che si terrà a Roma entro fine anno e alla quale parteciperà tutto il mondo leghista, dai sindaci ai ministri: sarà l’occasione per fare una “conta”, per capire chi sta con Bud Spencer e chi invece sta con Terrence Hill.