Il vice-premier Angelino Alfano vuole la legge elettorale del "sindaco d'Italia".

Il vice-premier Angelino Alfano vuole la legge elettorale del “sindaco d’Italia”.

Angelino Alfano ha preso una posizione: tra i tre modelli di legge elettorale in discussione – ritorno al Mattarellum, sistema spagnolo o “sindaco d’Italia” – preferisce nettamente l’ultimo. Sarebbe la soluzione più conveniente per il Nuovo Centro Destra, che potrebbe diventare decisivo al momento del ballottaggio in un ipotetico secondo turno orientando i propri elettori su una forza politica ancora in gioco. E secondo il ministro degli Interni renderebbe “possibile per i cittadini la scelta del proprio parlamentare e garantirebbe bipolarismo, governabilità e la scelta anticipata della coalizione”.

L’ex segretario del Pdl, che ha parlato con i giornalisti a margine di un incontro con la comunità ebraica, non teme che Forza Italia e il Pd cerchino un compromesso penalizzante per il suo partito: “Non abbiamo timori sulla legge elettorale, noi siamo la quarta forza politica, siamo decisivi – assicura il vicepremier – per la tenuta del Governo e per le chance di vittoria del centrodestra”.

Le leggi elettorali, ha sottolineato Alfano, “servono a contare i voti, non a farne avere di più, quindi non abbiamo timori, anche se la nostra preferenza va al modello dei sindaci, perché il Porcellum non consente agli elettori la possibilità di indicare il proprio parlamentare – ed è già stato dichiarato incostituzionale dalla Consulta – mentre il Mattarellum (in vigore dal 1993 al 2005, ndr) ha prodotto ribaltoni e paracadutati”.

Francesco Giambertone