Senato

L'aula del Senato (foto Ansa)

Via libera delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato al decreto legislativo del governo su incandidabilità e incompatibilità alle cariche elettive per i condannati con sentenza definitiva per delitti non colposi.

Il parere, che le commissioni stanno elaborando, conterrà le osservazioni proposte dal senatore Luigi Li Gotti dell’Idv, rivolte al governo. I relatori chiedono di tornare a quanto scritto nella legge delega per la pena massima dei condannati, da riportare a tre anni invece dei quattro proposti.

L’altro punto è l’interdizione dai pubblici uffici: “Nel codice – spiega Li Gotti – si parla di ‘ineleggibilità’ e non ‘incandidabilita’”. L’obiettivo è evitare che vengano candidate persone che tra le pene accessorie alla condanna abbiano ricevuto anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. “Renderli candidabili ma non eleggibili, come vorrebbe invece il governo, consentirebbe di far arrivare questi soggetti in Parlamento per poi farli decadere dopo lungo tempo, considerando quanto ci mette una giunta per l’incandidabilità a proclamare la decadenza dal mandato”, conclude Li Gotti.

Se anche dalle commissioni della Camera, che si riuniranno martedì 18 dicembre a mezzogiorno, arriverà semaforo verde, il decreto diventerà operativo in tempo per la formazione delle liste elettorali per le prossime elezioni politiche.

Silvia Sciorilli Borrelli