Il governo apre all’Ue sulla manovra. Dopo la cena con il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e l’incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha aperto la strada a una svolta nei rapporti con l’Ue, tesi da giorni sulla questione deficit. «Noi applichiamo il buonsenso e la concretezza, che non si attacca allo 0,1 in più o in meno – ha dichiarato nella mattinata del 26 novembre il vicepremier Matteo Salvini – Se a Bruxelles pensano di tenere in ostaggio il governo o sessanta milioni di italiani su uno zero virgola, siamo disponibilissimi a togliergli qualunque alibi». «Il tema non sono i numerini, ma i cittadini», lo ha seguito a ruota il vicepresidente pentastellato Luigi Di Maio.
Come abbassare il deficit – 2,2 per cento potrebbe essere il nuovo dato del deficit da proporre all’Ue. La strategia per andare incontro alle richieste della Commissione, secondo Repubblica che cita fonti del governo, sarebbe quella di legare al risparmio di 3,4 miliardi di euro la promessa di ritardare l’entrata in vigore delle due misure più costose e più importanti per Lega e Movimento Cinque Stelle: il reddito di cittadinanza e la quota 100 per le pensioni. Ma anche mettere in investimenti tutto quello che viene recuperato, ha affermato Di Maio.
Borsa in crescita, spread in calo – Rimbalzo positivo nella borsa di Milano, che alla possibilità di un abbassamento del deficit italiano di 0,2 per cento ha risposto con un rialzo di tre punti percentuali. Lo spread ha aperto a 291 punti base, scendendo poi fino a 280, il dato più basso da ottobre nel differenziale tra i titoli di stato tedeschi e quelli italiani.
Due incontri importanti – Prova della verità questa sera, quando gli alleati di governo si incontreranno per discutere della nuova linea alla presenza di Conte e del ministro dell’Economia Giovanni Tria. «Tra persone concrete di buonsenso l’accordo l’abbiamo sempre trovato e lo troveremo anche questa volta», ha detto Salvini. L’obiettivo è quello di evitare la procedura d’infrazione da parte dell’Ue, attesa dopo la bocciatura con cui la scorsa settimana la Commissione ha rigettato la legge di bilancio firmata da Tria. Per oggi è anche attesa l’audizione del presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, che dalle 15 parlerà di fronte al Parlamento europeo sulla situazione economico monetaria dell’Unione.