La Commissione Europea si è espressa positivamente sulla legge di bilancio italiana. La manovra presentata dal governo guidato da Giorgia Meloni segue la linea indicata dall’Ue ma potrebbe fare di più in tema di evasione fiscale.

Il sì dell’Ue – Nel documento firmato dal commissario europeo per gli affari economici Paolo Gentiloni si legge che l’Italia ha recepito le raccomandazioni fornite dal Consiglio il 12 luglio 2022. Come aveva chiesto l’Ue, il governo Meloni ha presentato «una politica di bilancio prudente» che prevede un calo del debito pubblico. Accolta anche l’indicazione del Consiglio di «aumentare gli investimenti pubblici per le transizioni verde e digitale e per la sicurezza energetica».

Criticità – A detta della Commissione, l’Italia non sarebbe però intervenuta sulle riforme strutturali come era stato indicato nelle raccomandazioni di bilancio di luglio. Il documento segnala nello specifico la mancata riforma del sistema fiscale. Le critiche dell’Ue colpiscono anche quattro misure della manovra italiana che non sarebbero in linea con le raccomandazioni di luglio in merito al contrasto dell’evasione fiscale. In particolare, è contestato l’aumento del tetto al contante da 2 mila euro a 5 mila; il condono fiscale che permette la cancellazione dei debiti fiscali pregressi fino mille euro per il periodo 2000-2015; la possibilità per gli esercenti di rifiutare il pagamento elettronico di importi inferiori a 60 euro senza incorrere in sanzioni; il rinnovo per l’anno prossimo della possibilità di pensionamento anticipato.

L’ultima indicazione riguarda gli aiuti contro il caro-energia. La Commissione riconosce all’Italia la rapida messa in campo di misure per rispondere alla situazione di emergenza dettata dagli eccezionali rincari energetici. Tuttavia l’Ue sottolinea come la proroga di questi aiuti o l’adozione di nuove misure di sostegno provocherebbe un aumento della spesa corrente dello Stato e del debito pubblico. L’invito all’Italia, così come agli altri Paesi membri dell’Unione europea, è di provvedere affinché le misure di aiuto siano «maggiormente mirate a sostenere le famiglie più vulnerabili e le imprese più esposte»

Conseguenze – Il parere della Commissione Europea non è vincolante, per cui il governo italiano non è obbligato a rivedere le proprie misure. Tuttavia l’esecutivo potrebbe decidere di effettuare alcune correzioni per evitare di porsi in contrasto con le raccomandazioni europee.

La reazione – La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato: «Siamo particolarmente soddisfatti del giudizio espresso dalla Commissione europea sulla legge di bilancio. Una valutazione positiva che conferma la bontà del lavoro del Governo italiano, sottolinea la solidità della manovra economica e ribadisce la visione di sviluppo e crescita che la orienta. In questa direzione continueremo a lavorare nell’interesse dei cittadini italiani, delle famiglie e delle imprese».