Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha ricevuto oggi una lettera con un proiettile e minacce nei suoi confronti (foto: Wikipedia)

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha ricevuto oggi una lettera con un proiettile e minacce nei suoi confronti (foto: Wikipedia)

Un proiettile e una minaccia al sindaco di Roma Ignazio Marino: nella sera del 24 giugno, all’aeroporto di Fiumicino è stata recapitata una lettera intimidatoria diretta al primo cittadino, finita nelle mani degli agenti di Polizia. “Caro sindaco, lascia in pace l’abusivismo che la gente ha fame. Pensa ai corrotti che hai intorno”, scrive il mittente, dal nome Antonio Cavallo, in un italiano con poca grammatica. La procura di Civitavecchia ha subito aperto un fascicolo per maggiori accertamenti.

Sull’antiabusivismo, il sindaco Marino si era pronunciato due giorni fa: entro il 10 luglio tutti i camion bar, i fiorai e venditori ambulanti non potranno più sostare davanti al Colosseo e dovranno sparire da tutte le zone del centro storico.

Molte le dichiarazioni di solidarietà al sindaco da parte dei partiti in Campidoglio, mentre Marino si difende da altri attacchi. Quelli di chi chiede le sue dimissioni, dopo le vicende di Mafia Capitale e dopo le parole del Primo Ministro Matteo Renzi, secondo cui il primo cittadino ha dimostrato grande onestà, ma non è stato ancora capace di sapere governare la Capitale. “Arrivo al 2018, poi al 2023. Finisco il mio lavoro”, ha detto Marino in un colloquio con Repubblica. “In politica vale questa regola: se sei di qualcuno ti attaccano, se non sei di nessuno ti ammazzano. Purtroppo io non mi ammazzo da solo e non mi lascio ammazzare. La battaglia della mia vita è estirpare il malaffare dal Campidoglio. La vecchia politica – ha aggiunto il sindaco – e i suoi interessi non mi possono fermare”. Ma a decidere sul possibile scioglimento del Comune di Roma sarà la relazione del prefetto Franco Gabrielli attesa fra circa un mese, cui spetta il compito di valutare le accuse di infiltrazione mafiosa.

 

Livia Liberatore