Cattive notizie da New Delhi per i fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Non somo state accolte le istanze dei due marò presentate alla Corte Suprema per permettere, nel caso di Latorre un prolungamento della permanenza in Italia per motivi di salute, e per Girone un rientro in Puglia per le festività natalizie non è stata accolta.
Ritorna così la tensione fra Italia e India sul caso. Latorre e Girone sono accusati di aver ucciso due pescatori nelle acque indiane nel febbraio 2012.Le dinamiche dell’episodio, ad oggi ancora non del tutto chiare, vedono i due soldati italiani sparare all’equipaggio di una nave mercantile scambiata per una nave pirata. Il governo di New Delhi ha subito ritenuto colpevoli i fucilieri e ha deciso di trattenerli in territorio indiano. Solo per brevi periodi, in concomitanza con le festività italiane, i due sono potuti tornare in patria.
La crisi diplomatica che oggi si è riaccesa aveva visto un altro focolaio lo scorso 1° settembre quando Massimiliano Latorre è stato colpito da un’ischemia transitoria. Immediato il rientro in Italia concordato con la Corte Suprema Indiana per un periodo di tre o quattro mesi. Sarebbe ora tempo di tornare in India per Latorre dunque. A parere dei medici però, il fuciliere dovrebbe continuare la riabilitazione in Italia e il prossimo 8 gennaio sottoporsi a un intervento cardiaco. Nasce da questi motivi la richiesta ai giudici indiani di prolungare la sua permanenza in Italia, ma non sembrano esserci spiragli di speranza. Anzi, il presidente della Corte ha ribadito che “anche le vittime hanno i loro diritti” e che non intende fare concessioni ai due italiani. Meno dibattuto in aula il caso di Salvatore Girone a cui viene negata la possibilità di passare il Natale con la sua famiglia, cosa che invece l’anno scorso aveva potuto fare.
E proprio dalla Puglia di Girone arriva una delle prime reazioni del mondo politico. L’europarlamentare pugliese di Forza Italia Barbara Matera ha dichiarato:” Abbiamo finora ascoltato dal governo italiano solo belle parole ma né Monti, né Letta e neppure Renzi, con i loro ministri degli Esteri, sono riusciti ad ottenere alcunché di concreto per i due nostri fucilieri di Marina”.
Federica Villa