«Il nostro Paese non fa finta di non vedere la corruzione ma cerca di scoprirla, sconfiggerla e perseguirla. Questo è un merito ulteriore che rafforza la nostra credibilità all’estero». Dalla capitale dell’Indonesia Giacarta, tappa finale della sua missione di sei giorni nel sud-est asiatico, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha risposto alle domande dei giornalisti sui recenti casi di malaffare che hanno colpito l’Italia.
«La corruzione esiste purtroppo ovunque, perché il male esiste ovunque, ma nel nostro Paese viene perseguita e scoperta, cosa che non sempre avviene nel mondo», ha dichiarato con un pizzico d’orgoglio il Capo dello Stato. «Ho lanciato l’allarme tante volte, ma ho anche tenuto a sottolineare che in Italia viene perseguita e scoperta e questo è un altro titolo di credito», ha spiegato Mattarella.
Al centro della missione asiatica del presidente, iniziata lo scorso 5 novembre in Vietnam, le relazioni diplomatiche dell’Italia e il dialogo interreligioso. Particolarmente significativa la visita del 9 novembre alla moschea Istiqlal, la più grande di Giacarta, dove Mattarella è stato ospite dell’Imam Ali Mustafa Yequb.
Tra gli altri temi in agenda della visita istituzionale, immigrazione e terrorismo. Il presidente della Repubblica, aprendo il primo dialogo bilaterale tra Italia e Indonesia, ha analizzato i mutamenti socio-culturali nell’area del Mediterraneo, in base ai quali serve «una riflessione meditata e profonda sul rapporto tra identità nazionale e modelli di convivenza». Secondo Mattarella, è necessario quindi «un approfondimento che tenga conto dei temi del dialogo tra fedi e culture diverse», auspicando una soluzione serena delle problematiche legate all’immigrazione.
In chiusura del suo intervento, il Capo dello Stato ha speso alcune parole importanti sul rischio comune del terrorismo, tornato di attualità dopo la tragedia dell’aereo russo caduto in Sinai e in vista del prossimo Giubileo di Roma. «L’importante è essere preparati e vigilare bene, facendo un’azione preventiva efficace. È quel che si sta cercando di fare e io credo che questo possa rassicurare», ha concluso così il presidente.
Roberto Bordi