Tra India e Italia c’è un nuovo partenariato. Difesa, economia e energia ma anche l’urgenza della guerra in Ucraina: questi i dossier aperti nel bilaterale tra il primo ministro indiano Narendra Modi e la premier Giorgia Meloni, che è volata a Nuova Delhi in compagnia della figlia Ginevra. «Credo che ci siano anche molti elementi di vicinanza della nostra visione», ha dichiarato la presidente, «c’è molto materiale su cui lavorare insieme a partire da alcuni settori su cui vorremmo rafforzare la cooperazione». Sinergia che è stata suggellata prima di tutto con l’adesione dell’Italia all’Indo-Pacific Oceans Initiative.

IPOI – L’Indo-Pacific Oceans Initiative (IPOI) è un accordo di cooperazione siglato nel 2019 da Australia e India. L’impegno congiunto riguarda le materie di sicurezza marittima, ecologia, ricerca e condivisione delle risorse, trasporti e connessioni. Un’alleanza, questa, che secondo alcuni analisti, manifesta la comune diffidenza verso le ambizioni di potere della Cina. Ha dichiarato infatti Giorgia Meloni: «Crediamo che in un contesto internazionale che deve essere basato sulle regole, sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale sia fondamentale la stabilità e la visione di un Indo-Pacifico aperto e rispettoso delle regole della sovranità e dell’integrità delle nazioni».

Capitolo Ucraina – La guerra ai confini dell’Europa è un tema che percorre in sottotraccia la visita della premier in India. Dall’inizio del conflitto, Modi ha evitato di schierarsi apertamente. Il 23 febbraio l’India si è astenuta dal voto alla risoluzione dell’Assemblea generale dell’ONU che chiedeva il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina. La premier italiana ha però valorizzato la moderazione del presidente Modi e si è detta sicura della sua collaborazione: «Sin dall’inizio del conflitto ucraino l’India ha detto che la questione si può risolvere solo con dialogo e diplomazia: il Paese è prontissimo a contribuire a qualsiasi progetto per la pace». Il conflitto russo-ucraino ha aleggiato anche durante la visita della premier al Raj Ghat, il memoriale di Gandhi, dove ha lasciato la sua dedica: «”Vi sono al mondo pochi esempi d’un uomo che, solo, abbia compiuto la resurrezione del proprio Paese con la forza del pensiero e la dedizione estrema durata tutta la vita”. Così il grande Mahatma Gandhi parlava di Giuseppe Mazzini, uno dei padri del Risorgimento italiano, fonte d’ispirazione anche per quello indiano. Due patrioti che, con le loro azioni e le loro opere, hanno indicato il cammino ai nostri popoli. Italia e India, civiltà millenarie che hanno combattuto per la loro indipendenza e sono oggi unite nella difesa della democrazia e della libertà».

Gli altri dossier – Collaterale al tema dell’Ucraina è quello della cooperazione nel campo della difesa, anche questo oggetto dei colloqui tra i due leader: «Oggi istituiamo un ponte tra l’Italia e l’India» ha dichiarato Modi, «aprendo un nuovo capitolo e cioè la cooperazione in materia di difesa per la produzione e sviluppo in questo settore che può essere un beneficio per ambedue i Paesi. Abbiamo anche deciso di organizzare delle esercitazioni e dei corsi congiunti tra i nostri rispettivi eserciti. L’india e l’Italia sono fianco a fianco nella lotta al terrorismo e separatismo». Secondo le dichiarazioni rilasciate dai due leader a margine del bilaterale, Italia e india uniranno le forze anche nei campi della produzione energetica da fonti rinnovabili, nella transizione digitale e soprattutto nella collaborazione commerciale. Ha dichiarato Meloni: «Nell’interscambio abbiamo raggiunto la cifra record di quasi 15 miliardi di euro raddoppiando in due anni, ma siamo entrambi convinti che ci può fare di più».

In agenda – Nel pomeriggio, ore italiane, Giorgia Meloni incontrerà il presidente della Repubblica indiano Droupadi Murmu. Verso sera si sposterà invece al Taj Palace dove parlerà in veste di ospite d’onore alla conferenza di geopolitica ed economia Raisina Dialogue.