Giorgia Meloni all’Assemblea Generale Assolombarda

«Siamo la nave più bella del mondo». Si è concluso così l’intervento della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni all’Assemblea Generale Assolombarda di oggi, lunedì 3 luglio. Mercato del lavoro, Pnrr fino alla transizione green ed energetica: nel suo discorso la premier ha toccato tanti dei punti al centro del dibattito pubblico, sottolineando l’importanza che le imprese italiane ricoprono nelle sfide di oggi e di domani. Un riconoscimento spesso non condiviso dal resto della Comunità Europea. Con un tasso di disoccupazione ai minimi storici e un’occupazione in continua crescita, per cui Meloni ha elogiato anche le riforme del governo – incluso il taglio contributivo, gli incentivi per l’assunzione dei giovani e l’abolizione del reddito di cittadinanza – «stiamo dimostrando un’affidabilità maggiore rispetto al resto dell’Eurozona». «Dal mio punto di vista – ha detto – non avete nulla da imparare, semmai avreste qualcosa da insegnare», ha continuato la presidente, riferendosi agli imprenditori italiani presenti. «Il mio compito è fermare questa narrazione e ripartire da orgoglio, ottimismo e fiducia. E io ho tutti e tre».

Transizioni – Innovazione digitale, ambientale ed energetica. Tre pilastri promossi dalla Commissione Europea e sostenuti dall’Italia. Ma, sostiene Meloni, è necessario seguire un certo criterio nella modernizzazione del Paese: «Non possiamo smantellare la nostra economia e le nostre imprese». Un monito che vale in primis per la transizione green: la sostenibilità ambientale deve camminare di pari passo con quella sociale ed economica», per «difendere la natura ma con l’uomo dentro». Per questo la premier ha suggerito di lasciare carta bianca ai singole Paesi sui modi con cui raggiungere gli obiettivi condivisi dalla Ue – soprattutto per quanto riguarda la transizione tecnologica – per evitare di compromettere le aziende, l’economia e di cadere vittima di «nuove pericolose dipendenze». Un discorso che implicherebbe dunque una maggiore flessibilità sui fondi. Ed è proprio su questo tema che la premier ha affrontato la questione del Pnrr, terreno di scontro tra i principali partiti. «Il piano non è stato scritto né negoziato dall’attuale governo ma lavoriamo senza sosta per mettere in campo le risorse necessarie. Ha bisogno di grande impegno da parte di tutti gli attori per essere realizzato nei tempi previsti», ha dichiarato Meloni. «Ma qui c’è ancora chi tifa perché fallisca. Qui non è in gioco il governo ma la modernizzazione dell’Italia e la sua credibilità internazionale».