Il ministero della Giustizia ha dato il via libera per processare Brian Molko, il cantante della band inglese Placebo, accusato di vilipendio alle istituzioni. A luglio 2023 davanti alla gente accalcata sotto il palco del Sonic Park Festival di Torino aveva detto che Giorgia Meloni è una «razzista», «fascista» e «pezzo di merda», concludendo con un «Meloni vaffanculo». L’accusa di vilipendio prevede l’autorizzazione del ministero della Giustizia, che dopo un anno e mezzo di lavoro ha fatto partire il processo contro il cantante.

Vilipendio delle istituzioni – Il rischio per chi vilipende o insulta la Repubblica, il governo, le forze armate o la Corte costituzionale è una multa dai 1000 ai 5000 euro. Lo dice il codice penale, Art. 290. A Molko va anche bene. Fino al 2006 avrebbe rischiato dai sei mesi ai tre anni di reclusione. Ma oltre alle figure istituzionali la stessa pena è prevista anche contro l’ordine giudiziario e le forze della liberazione.

Il concerto – Già subito dopo il concerto dell’11 luglio 2023 i carabinieri segnalarono l’accaduto alla procura di Torino, grazie ai  video on line della folla che esultava sottopalco. «Meloni vaffanculo» urlato da uno che spaccò una chitarra sul palco di Sanremo nel 2001. Questa era la scena. Poi i Placebo dovevano continuare il tour con una data a Sassari. I consiglieri di destra del capoluogo sardo si opposero al concerto e chiesero al sindaco Nanni Campus di cancellare la data. Campus aveva commentato: «Il Comune di Sassari non condanna nessuno e non insegna l’educazione a nessuno. Se i Placebo faranno atti osceni, volgarità, ne risponderanno alla magistratura, non al sindaco o alla giunta».