Terminata la vicenda Ocean Viking, la nave dell’Ong SOS Méditerranée approdata a Tolone, non si placano le polemiche sul tema dei migranti. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiama Macron per provare a ricucire i rapporti. L’Italia sta cercando partner all’interno dell’Unione europea per portare avanti la richiesta di un maggior coinvolgimento degli altri Paesi membri su ricollocamenti e accoglienza di chi arriva via mare. L’appello del governo italiano ha trovato il solo sostegno di Grecia, Malta e Cipro. Francia e Germania si sono invece dissociate dalle richieste di Roma. Anche la Spagna, in prima linea nella gestione dei flussi migratori, accusa l’Italia di strumentalizzare la situazione e non fare abbastanza sul piano dell’accoglienza.

Fatti e reazioni- La linea dura del governo italiano, che ha scelto di non accogliere i naufraghi della Ocean Viking, ha portato allo scontro con l’UE e, in particolare, con la Francia. Dopo i primi botta e risposta tra i due governi, le polemiche non sembrano fermarsi. Arrivano le dichiarazioni del portavoce del governo francese Olivier Veran: «L’Italia scarica la responsabilità sui suoi vicini e amici francesi». Se l’Italia critica l’Unione di averla abbandonata sull’accoglienza, Parigi nega e reagisce aumentando i controlli nei confronti dei migranti che dall’Italia provano ad attraversare il confine a Ventimiglia. La Gendarmerie francese ha iniziato controlli a tappeto su tutti i mezzi che valicano la frontiera, causando code e disagi per tutti i lavoratori che ogni giorno si recano in Francia. Nel frattempo, l’ambasciata francese a Roma ha ricondiviso un tweet dell’ambasciatore tedesco, nel quale si lodava l’Italia per avere fatto tanto sull’accoglienza ma allo stesso tempo si sottolineavano alcuni dati: da inizio 2022, l’Italia avrebbe accolto lo 0.083% di migranti rispetto alla sua popolazione, la Germania lo 0.186% e  la Francia 0.163%.

La diplomazia al lavoro- Lo strappo tra Roma e Parigi ormai si è consumato, anche se le diplomazie sono al lavoro per ricucirlo. Si vuole evitare di giungere a un escalation nelle relazioni, come avvenuto nel 2019 quando l’allora ministro Luigi Di Maio aveva apertamente sostenuto le proteste dei Gilet Jaune. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani si troverà con le sue controparti europee per discutere di migrazioni: cercherà di portare avanti le rivendicazioni italiane, senza però arrivare allo scontro frontale con la Francia. «Siamo pronti a parlare con i francesi, ma sono loro che hanno reagito in maniera sproporzionata. Nessuno vuole buttare benzina sul fuoco, anzi», ha dichiarato a Mezz’ora in più da Lucia Annunziata. Nella telefonata tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e quello francese Emmanuel Macron, si è affermata la grande importanza dei rapporti tra le due nazioni «sia in ambito bilaterale sia nell’Unione Europea». Anche se non è in programma, proprio con Macron potrebbe incontrarsi Giorgia Meloni, a margine del G20 di Bali, per normalizzare le relazioni tra i due Paesi.